Ultimo consiglio comunale per il sindaco Balzani: "La macchina è da cambiare"

Ultimo consiglio comunale per il sindaco uscente Roberto Balzani. Nel suo intervento il primo cittadino si è emozionato nel ricordare la scomparsa dell'assessore Katia Zattoni ("in questi mesi, non ho mai cessato di pensare"), per poi focalizzarsi sulle regole municipali da cambiare per meglio rispondere alle richieste crescenti dei cittadini. Se "talvolta mi sono sentito un po' distante dai rituali della politica assembleare, che trovo eccessivamente farraginosa e inadatta ai tempi veloci in cui viviamo", allo stesso tempo in Comune "ho imparato tanto".

Dopo l'esperienza da sindaco, Balzani tornerà a tutti gli effetti professore dell'Alma Mater: "I nostri sistemi di rilevazione o di strutturazione dell'efficacia delle azioni" amministrative "sono ancora molto primitivi. Non abbiamo osservatori o uffici studi in grado di prevedere non solo i tempi di realizzazione di una politica, ma anche i suoi effetti. Ecco, da professore mi dedicherò a questo".

Il professore ha quindi indicato i problemi da risolvere per avvicinare giunta e Consiglio, evidenziando che "le delibere da votare spesso troppo specifiche per consentire una reale delibazione della materia". Quindi secondo Balzani occorre "mettere mano alla normativa che regola le funzioni politiche rispetto a quelle gestionali". Altro problema da risolvere è "la politicità dei Consigli", con l'obiettivo di un modello che si avvicini maggiormente ai cittadini.

Balzani si è detto "convinto dell’inutilità di riforme della “macchina” che seguano gli “alberi” gerarchici degli organigrammi. In realtà, bisogna cominciare dal fondo: dalle questioni, dai servizi cui intendiamo dedicarci e da lì, per li rami, ricostruire la filiera della decisione. Ci saranno pezzi dell’amministrazione in grado di procedere subito, altri più lentamente. Ma l’importante è partire, come abbiamo cercato di fare con l’Unione, mettendoci in gioco su alcune partite delicate".