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Rocca di Ravaldino, il Comune annuncia interventi. Ragni (Forza Italia): "Manca un progetto di recupero"

L’assessore Francesca Gardini ha ammesso che la Rocca "è tuttora inutilizzata per inagibilità di alcuni locali e rischi di pericolo cadute coperture da grandi altezze"

Fabrizio Ragni, capogruppo  di Forza Italia, ha presentato in occasione del Consiglio comunale di martedì un appello finalizzato al recupero totale della Rocca di Ravaldino. "Nell’ultimo biennio si sono resi necessari interventi urgenti di tutela, con un primo progetto, finanziato dal comune di Forlì con circa 20mila euro e già approvato dalla soprintendenza, ma da due anni il maniero è chiuso al pubblico e si attendono ben altri e più importanti lavori per rimettere in sicurezza la Rocca e restituirla alla città", ha affermato Ragni.

L’assessore Francesca Gardini ha ammesso che la Rocca "è tuttora inutilizzata per inagibilità di alcuni locali e rischi di pericolo cadute coperture da grandi altezze". Dopo i lavori del 2017 sono state ampliate le verifiche all’interno della Rocca ("ci s’è resi conto che il degrado è progredito e da allora, dunque, non è stata consentita l’apertura al pubblico"). Ulteriori visite tecniche, ha comunicato Gardini, hanno ravvisato ulteriori e progressivi dissesti e infiltrazioni e allagamenti. L'assessore ha annunciato che è prevista una spesa di 100mila euro per il ripristino di coperture lignee da dare attuazione in corso d’anno. Sono previsti lavori anche al giardino della Rocca e pure controlli al torrione di Romagna Acque. Inoltre il Comune intende stanziare altri 25mila euro per ulteriori manutenzioni (per esempio la messa a norma dei bagni) con l’obiettivo di aprire al pubblico le visite ai camminamenti già da aprile.

"E' un bollettino di guerra - ha replicato Ragni -. La verità è che la Rocca è stata abbandonata, lasciata a se stessa. Manca un progetto organico per valorizzare un bene che rappresenta la storia e l’immagine di Forlì in Italia e nel mondo. Non c’è  una visione che permetta alla Rocca di tornare ad essere luogo attrattivo, un luogo museale  aperto a turisti, scuole, visitatori, come accade per le principali Rocche della Romagna (a cominciare da Ravenna) e dei borghi antichi a noi vicini. E’ mancata la volontà politica di questa amministrazione comunale, alla giunta del sindaco Drei, di valorizzare i beni culturali, inserirli in una rete storico/culturale più ampia e soltanto in seguito permetterla di sentirsi legittimata ad applicare  la tassa di soggiorno. Mentre la giunta Drei ha preferito muovere una strategia inversa: applicare la tassa di soggiorno in assenza di una seria valorizzazione dei beni artistico-storico-culturali della nostra città".

"Vi è stato anche un errore strategico dell’amministrazione comunale che non ha risolto il problema del recupero della Rocca  in maniera definitiva adducendo carenze finanziarie e collegando un programma di messa a norma del maniero al trasferimento delle attuali prigioni nella nuova struttura del Quattro, senza considerare che in realtà il carcere di Forlì trova posto all'interno della Piazza d’Armi e dunque fuori dalla cinta originaria della Rocca che poteva essere salvata e recuperata già da subito e senza patire le lungaggini burocratico-amministrative che hanno provocato l’attuale  immobilismo e il progressivo ammaloramento del bene", conclude l'esponente berlusconiano.

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