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Romagna Acque, Bulbi: "Perdere la presidenza è un danno per il futuro del nostro territorio"

"La vicenda di Romagna Acque rappresenta una delle pagine più nere della politica locale degli ultimi anni". E' quanto ha affermato il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, nel corso del consiglio provinciale

 “La vicenda di Romagna Acque rappresenta una delle pagine più nere della politica locale degli ultimi anni". E' quanto ha affermato il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, nel corso del consiglio provinciale. Quando si parla di una buona politica la si collega anche al modo in cui gli argomenti vengono affrontati; in particolare quando si parla di società partecipate la prima cosa da fare è analizzarle, vederne il bilancio e capire che Romagna Acque è una delle poche che mantengono un utile e hanno prospettive di sviluppo sul territorio".

"Avrei voluto affrontare l'argomento analizzando quale fosse il ruolo futuro di Romagna Acque nel territorio essendo stata un riferimento per il coordinamento e, a volte, un sostitutivo di altri enti - continua Bulbi -. Romagna Acque è nata per intuizione di due persone che hanno voluto creare un'importante infrastruttura sul territorio, che a fronte di questa costruzione ha sostenuto un costo. Tale disagio è riconosciuto, al punto che, all'interno del coordinamento, i tre Comuni che ospitano la diga hanno un Sindaco in loro rappresentanza a fianco dei sette Comuni più grandi e delle tre Province".

"Mi sono chiesto, quando ho fatto questa battaglia, se la questione della presidenza fosse motivo di valutazione dal momento che, in un ente che funziona, sono sempre stato dell'idea di non cambiare una squadra, se vincente - aggiunge il presidente della Provincia -. Con me, anche il Sindaco del Comune di Cesena si era espresso a favore di un terzo mandato di Ariana Bocchini e persino 'Una sola voce per l'economia', il raggruppamento che riunisce le associazioni di categoria del nostro territorio ha preso una posizione comune alla nostra".

Continua Bulbi: "Abbiamo appreso, però, dalla stampa, dell'incontro tra i Sindaci dei quattro Comuni  della Romagna, in cui è stato deciso il nome di Bernabè e la spartizione di poltrone. Noi lasciamo una società sana a favore di un'altra, Start Romagna, con un bilancio di ben altro livello e che entrerà a breve nell'orbita regionale. La risposta in merito da parte dei Sindaci ci è arrivata tramite una lettera che evidenziava ci sarebbero state delle linee opportune per decidere il nuovo presidente e imputava alla spending review la motivazione della scelta".

Il presidente della Provincia si è detto dispiaciuto per "la conclusione della lettera nella quale si esprime soddisfazione circa una scelta condivisa per il territorio. Ciò sarebbe stato condivisibile se si parlasse anche di fiere, aeroporti,  infrastrutture e rifiuti perchè da domani già si consumerà il primo strappo all'interno del territorio perchè ci sarà la richiesta di due ambiti, cesenate e forlivese, che prenderanno decisioni diverse. E', la nostra, una battaglia per il territorio dal momento che Rimini e Ravenna spesso si trovano a spartirsi competenze e ruoli di amministrazione mentre la nostra provincia resta tagliata fuori".

"Noi non abbiamo partecipato al coordinamento per approvare la proposta di presidenza per correttezza perché non eravamo in grado di informare i piccoli comuni, che rappresentiamo, circa la nostra posizione contraria - continua Bulbi -. Abbiamo così stabilito un incontro, al quale erano presenti quasi tutti sindaci che rappresentiamo. I sindaci hanno condiviso l'analisi fatta dalla Provincia e hanno deciso di procedere, secondo normativa, alla richiesta della proroga dell'amministratore di Romagna Acque. Con arroganza, questa richiesta di 28 comuni è stata respinta non ascoltando il parere di un intero territorio. Se c'è una società partecipata che ha fatto tanto per la nostra area è proprio Romagna Acque; rinunciare alla presidenza è stato un errore che assommo a 'Rifiutopoli' in quanto a conseguenze negative future per il nostro territorio".

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