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Sanità, Alessandrini risponde a Bartolini. "Sfiora la comicità"

Il consigliere regionale del PDL Bartolini continua ad imperversare sui giornali per raggiungere quello che sembra essere diventato il principale obiettivo del suo mandato politico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il consigliere regionale del PDL Bartolini continua ad imperversare sui giornali per raggiungere quello che sembra essere diventato il principale obiettivo del suo mandato politico: la denigrazione della sanità forlivese e, con essa, di tutto il nostro territorio. Questa volta per proseguire con la propria opera di demolizione il consigliere Bartolini, cui se non altro va riconosciuta una grande fantasia e un discreto talento per la sfera comica, ha scelto con perfetto tempismo il giorno in cui l'ospedale Morgagni inaugurava l'innovativo sistema di trasporto robotizzato ospedaliero. Un evento importante cui ha guardato tutta la regione, ma durante il quale lo stesso Bartolini si è fatto notare per la propria assenza: probabilmente era impegnato a cercare dati che lui solo ha e che nessun'altro conosce ma che sono molto utili per continuare ad alzare polveroni.
 
Bartolini forse non ha ancora capito che in questo momento siamo impegnati in una gigantesca trasformazione della sanità regionale proprio a causa dei "regali" che ci fa il governo nazionale e che impedirà in futuro di gestire la sanità così come siamo riusciti a fare fino ad ora, con punti di eccellenza che tutti ci riconoscono. Incluso lo stesso Bartolini, che, incredibilmente, nelle sue note stampa riesce da una parte a riconoscere l'eccellenza della sanità forlivese, e subito dopo si contraddice definendola come un settore in preda allo sfacelo. Occorre dire che in questo il consigliere sembra rappresentare degnamente a livello locale la schizofrenia del governo nazionale, federalista a parole e capace di tagliare senza remore ogni risorsa agli enti locali mettendoli in ginocchio.
 
La trasformazione della sanità sta avvenendo attraverso un confronto serrato, trasparente e collaborativo con tutte le parti coinvolte, prima di tutto con Cesena. In un territorio limitato come quello della nostra provincia la presenza di due grandi ospedali richiede alcune riforme indispensabili in un regime di tagli indiscriminati e di cui non si vede la fine: l'accorpamento di alcuni primariati permetterà di risparmiare fondi e allo stesso tempo di premiare le eccellenze, senza impoverire nella globalità il nostro territorio. Con buona pace di tutti gli uccelli del malaugurio che dicono il contrario.
 

 

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