rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Sanità, taglio della guardia medica notturna: "Voto del Pd irresponsabile"

La risoluzione della Lega è stata bocciata dal Partito Democratico, mentre i 5stelle si sono astenuti

"Con il voto contrario alla nostra risoluzione prendiamo atto di due fattori: il primo è che il partito democratico si rende “complice” dei devastanti effetti occupazionali dovuti dal taglio lineare della guardia medica notturna, dall’altro che i consiglieri di maggioranza in commissione sanità prestano il fianco ad un provvedimento che, così come formulato, innescherà un ulteriore appesantimento dei Pronto Soccorso già al collasso che, dalle 24 alle 8 di mattina, si ritroveranno a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio diametralmente opposte: i cosiddetti “codici rossi” di emergenza e le visiti e prescrizioni per patologie minori". A dichiaralo è il consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli primo firmatario di una risoluzione che chiedeva alla Giunta Bonaccini di "attivarsi con urgenza, presso la Conferenza Stato Regioni, affinché fossero ridiscusse e riformulate le disposizioni contenute nell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione della medicina generale, approvato lo scorso aprile, afferenti la soppressione del servizio di guardia medica tra le ore 24 e le 8 nei giorni feriali e tra le ore 20 e le 8 nei giorni festivi".

Risoluzione che è stata bocciata dal partito democratico e rispetto alla quale i 5stelle si sono astenuti. "Evidentemente a quelli del Pd poco importa del caos innescato dal passaggio all’assistenza h16 e dall’abolizione della guardia medica notturna soprattutto nelle aree più periferiche, dove le condizioni e le carenze infrastrutturali amplificano il disagio e le difficoltà di chi vive in questi piccoli centri urbani, in particolare anziani, disabili e malati cronici", attacca Pompignoli, che accusa il gruppo di maggioranza di aver votato contro l’atto di indirizzo presentato dalla Lega Nord "poiché mossi da pregiudizio politico. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta della consigliera Zappaterra di bocciare la nostra risoluzione nonostante le perplessità sollevate dallo stesso partito democratico a Roma e alla Camera dei Deputati attraverso la sottoscrizione di un’interrogazione al Ministro Lorenzin dal medesimo contenuto". "Ancora una volta quindi una nostra proposta viene respinta non sulla base di motivazioni oggettive dettate dall’inapplicabilità del dispositivo – conclude Pompignoli – ma solo ed esclusivamente per motivi politici. Diverso infatti sarebbe stato l’atteggiamento del partito democratico se i firmatari di quella stessa risoluzione fossero stati dei loro consiglieri".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sanità, taglio della guardia medica notturna: "Voto del Pd irresponsabile"

ForlìToday è in caricamento