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Santa Sofia, il bilancio di Tradizione Identità Futuro”: "Preoccupati per il futuro"

2Siamo molto preoccupati per il futuro di S.Sofia, stiamo perdendo la qualità ed i servizi essenziali. Quindi è necessario che chi governa porti avanti, e in fretta, un progetto politico forte di riorganizzazione del territorio"

Il gruppo consiliare di minoranza di Santa Sofia “Tradizione Identità Futuro” esprime le proprie valutazioni sull’operato dell’amministrazione dopo sei mesi dall’insediamento. "Anche in questo mandato - esordiscono i consiglieri comunali Fleana Campitelli, Sandro D’Aria, Domenico Morelli e Franco Sampaoli - stiamo esercitando il nostro ruolo con serietà e responsabilità; facendo proposte, sostenendo la maggioranza quando prende delle decisioni giuste, criticandola e opponendoci quando fa delle scelte sbagliate. Siamo molto preoccupati per il futuro di S.Sofia, stiamo perdendo la qualità ed i servizi essenziali. Quindi è necessario che chi governa porti avanti, e in fretta, un progetto politico forte di riorganizzazione del territorio".

"La maggioranza - continuano i consiglieri comunali - ci ha riconosciuto il ruolo di amministratori. Ci è stato concesso di scrivere nel giornalino del Comune e ci è stata data l’opportunità di scegliere la presidenza di una commissione consiliare. Tuttavia sta dimostrando di non avere il controllo delle diverse situazioni. Si veda la questione dei Carabinieri di Corniolo e la riduzione del personale del Cup. In merito alla chiusura della caserma di Corniolo, nel consiglio comunale del 27 novembre il sindaco tranquillizzò tutti. Sembrava che la chiusura fosse solo una “bufala”! Tre giorni dopo la caserma era già stata smantellata. Riguardo alla riduzione del personale del Cup per opera dell’Ausl, quando la notizia divenne pubblica attraverso la stampa, l’Amministrazione disse di non sapere niente e solamente dopo riuscì a rimediare all’accaduto attraverso l’Asp. Per essere dei bravi amministratori bisogna saper guardare lontano, ci sembra, invece, che questi non sappiano vedere neppure vicinissimo".

Per "Tradizione Identità Futuro" il primo cittadino "sta svendendo il Comune. Da quando è nato il nostro Parco nazionale, e cioè dal
1993, un rappresentante di S.Sofia ha sempre fatto parte del Consiglio Direttivo. Il mese scorso c’è stato il rinnovo e S.Sofia non ha all’interno del Direttivo nessuno. Ha voglia il sindaco a vantarsi per il fatto di essere il presidente della Comunità del Parco, ma questa nulla decide, svolge solamente un ruolo di proposta e di indirizzo! E poi ancora, dalle condizioni delle convenzioni stipulate con il Comune di Premilcuore per la gestione associata dell’Ufficio Tecnico e della Ragioneria, il nostro Comune è fortemente penalizzato. Basta dire che il responsabile del Servizio Ragioneria lavorerà per 30 ore settimanali per il Comune di Premilcuore che ha 800 abitanti e 6 ore settimanali per il Comune di S.Sofia che ha 4200 abitanti".

"Per quel che riguarda l’Ufficio Tecnico, il sindaco del Comune di Premilcuore nominerà il responsabile di tre funzioni su quattro di pertinenza del Settore Tecnico (Edilizia privata-Urbanistica, Ambiente e Patrimonio) e il Sindaco di S.Sofia nominerà il responsabile di una sola funzione su quattro (Lavori pubblici-manutenzioni). E dire che il Settore Finanziario e quello Tecnico sono i capisaldi di un Comune - aggiungono -. In alcuni casi dimostra sudditanza nei confronti dei poteri forti. Si veda la questione del “Patto di Sindacato di Hera” dentro al quale del nostro territorio è rimasta solo S.Sofia. Anche Forlì è uscita. Votare a favore del Patto di Sindacato di Hera ha significato rinnegare la volontà dei cittadini che attraverso il referendum del 2011 avevano votato contro la privatizzazione dei servizi pubblici. Infatti con le nuove modifiche statuarie la quota dei soci pubblici scenderà dall’attuale 51% al 35%. Cosa ci succederà domani, considerato che già oggi siamo strozzati dalle bollette? Perché, anche in questo caso, la maggioranza non ha avuto la forza di sganciarsi da Hera così come ha fatto, assieme ad altri sei Comuni, per la riscossione della Tari che dal 1° gennaio 2015 sarà condotta in forma associata dai Comuni stessi?".

E ancora: "Non sembra riuscire a venire a capo dei problemi principali del nostro paese: il teatro, inaugurato otto mesi fa, continua a rimanere chiuso e non si sa neppure quando aprirà. Sui servizi sociali e sanitari, è positivo il fatto che il Comune di Civitella abbia conferito nuovi servizi all’Asp e per questo ci complimentiamo con la nuova Amministrazione di Civitella per la giusta scelta fatta. Ci preme molto il rinnovo in atto degli organi istituzionali dell’Asp e auspichiamo che i ruoli apicali siano assegnati a persone di qualità, con professionalità attinenti ai ruoli da ricoprire e che non vengano affidati invece per “meriti politici”. Sull’ospedale Nefetti, che la Regione ha già deciso di trasformare in Casa della Salute, ad oggi ancora non conosciamo il “piano di salvataggio” che chi governa ha assolutamente il dovere di mettere in campo per tentare di salvarlo e, sul quale, certamente troverebbe il nostro appoggio".

"Sulla questione lavoro, che ricordiamo a tutti essere stato l’impegno prioritario che si erano assunti in campagna elettorale, la situazione occupazionale in questi mesi a S.Sofia non è certo cambiata. I posti di lavoro sicuramente non possono essere creati dal Comune, ma un progetto sul possibile sviluppo che può avere il nostro paese la gente se lo aspetta - proseguono gli esponenti di minoranza -. Sulla palestra-piscina, nonostante il bando pubblicato, incombe ancora, come una spada di Damocle, il mutuo non pagato dalla precedente gestione con l’ICS di Roma, per cui, da un giorno all’altro, rischiamo di non disporre più della struttura. Sui rifiuti siamo il fanalino di coda di tutti i Comuni della Provincia in merito a percentuale di differenziazione".

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