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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Prc partecipa allo sciopero dei precari della scuola

Il Partito della Rifondazione Comunista partecipa allo sciopero dei precari della scuola indetto da diversi sindacati come Usb, Anief, Unicobas per venerdì con manifestazione a Roma

Il Partito della Rifondazione Comunista partecipa allo sciopero dei precari della scuola indetto da diversi sindacati come Usb, Anief, Unicobas per venerdì con manifestazione a Roma. "L’ autoritaria riforma della scuola dettata dal Presidente del Consiglio, punta esclusivamente a ridurre il numero degli aventi diritto ad uscire dallo stato di lunga precarietà lavorativa secondo quanto stabilito dalla Corte di Giustizia Europea", afferma  Nicola Candido, segretario Prc federazione di Forlì

"Dei 250.000 insegnanti che negli ultimi decenni hanno sorretto la scuola solo 100.000 forse vedranno riconosciti i loro diritti acquisiti mentre tutti gli altri, a parità di requisiti, verranno liquidati, con un evidente risultato di segno negativo: meno 150.000 lavoratori, i nuovi esodati dello Stato - continua Candido -. Per i pochi fortunati si prospettano comunque condizioni contrattuali e lavorative degradate: più ore lavorative con sempre meno strumenti, il “personale di fatto” decantato dalla riforma elimina il costo delle supplenze professionali sostituendolo con un cospicuo aumento del lavoro dei “tappabuchi di ruolo”, a discapito delle reali necessità scolastiche degli studenti".

"Con questa riforma della scuola pubblica si è addirittura superata l’eliminazione dell’articolo 18 nel privato - prosegue l'esponente del Prc -. La chiamata diretta del Preside-manager previene il licenziamento di chiunque volesse obiettare escludendolo a priori dal lavoro. Inoltre, in contrapposizione con quanto espresso più volte dagli italiani, l'unico investimento certo coincide con l'ennesimo e anticostituzionale finanziamento alle scuole private". 

Chiude Candido: "Rifondazione Comunista insieme a insegnanti e studenti pretende un netto cambio di rotta del governo: una scuola che sia cuore e motore della società, solida e partecipata, pubblica e accogliente, artefice dell'Europa della solidarietà e della cultura che va costruita in alternativa all'attuale Europa della finanza che impone agli Stati mediterranei di risparmiare solo sui diritti, welfare ed istruzione. Per questo invita tutti ad attivarsi e a partecipare alla grande manifestazione che si terrà il 24 a Roma in difesa e per cominciare ad investire realmente sulla nostra scuola pubblica e laica".

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