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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Scontri in piazza, Forza Nuova: "Forze dell'ordine passive, ci siamo solo difesi dall'attacco"

Il responsabile regionale di Forza Nuova e la presidente dell'associazione di volontariato Evita Peron hanno detto la loro sulle violenze che venerdì, durante i mercatini di Natale, si sono consumate in piazzetta della Misura

Domenica pomeriggio, nella sede forzanovista di Rimini, il responsabile regionale di Forza Nuova Mirco Ottaviani e Desideria Raggi, presidente dell'associazione di volontariato Evita Peron, hanno detto la loro sulle violenze che venerdì pomeriggio, durante i mercatini di Natale, si sono consumate in piazzetta della Misura.

"L'8 dicembre era la giornata nazionale del rilancio "Reddito delle madri", una proposta di legge studiata da Forza Nuova e dall'associazione Evita Peron a difesa della donna e della famiglia, nella quale si prevede un reddito mensile per ogni donna che decida di rimanere a casa ad accudire i proprio figli di 650 euro per il primo figlio e di 350 euro dal secondo figlio - spiega Raggi - Venerdì pomeriggio i militanti si trovavano in piazza nel banchetto a Forlì per raccogliere firme a sostegno di questa proposta di legge e, mentre davano spiegazioni ai cittadini, sono stati accerchiati da una quarantina di antagonisti in assetto provocatorio. Siamo rimasti allibiti, in quanto nel gruppo c'erano tante donne a contestare qualcosa che andrebbe anche a loro vantaggio. E' gravissimo il fatto che abbiano messo a repentaglio i cittadini: centinaia di famiglie e bambini, infatti, erano presenti in piazza per i mercatini, e i contestatori hanno rovinato il clima pre-natalizio. Grave anche perchè hanno tentato di bloccare qualcosa che dovrebbe essere sostenuto da ogni parte politica per rilanciare la nostra società".

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"Il 26 marzo 2016, a Rimini, una quarantina di aderenti a centri sociali e sigle anarchiche assaltarono un banchetto di raccolta alimentare allestito dalla nostra associazione Solidarietà nazionale, che da anni aiuta le famiglie bisognose: in due ci "rimisero" la testa, tra cui il sottoscritto - aggiunge Ottaviani - Questa volta poteva succedere la stessa cosa; per fortuna la situazione non ha avuto conseguenze così gravi. Il nostro banchetto era regolarmente autorizzato dalla Questura su nostra richiesta: i quaranta contestatori hanno impedito a liberi cittadini di poter avvicinarsi al banchetto per firmare la petizione. E' stata una chiara operazione da parte di sigle antagoniste per impedire la nostra raccolta firme. Non abbiamo avuto ausilio da parte delle Forze dell'ordine, che stavano a braccia conserte davanti al banchetto, anzi, oscurandolo ulteriormente. I nostri militanti sono intervenuti per permettere a noi, in netta inferiorità numerica, di proseguire una normale attività di piazza, cosa che competerebbe alle Forze dell'ordine".

Ed ancora: "Siamo arrivati con le bandiere arrotolate rette su aste di plastica, nessun bastone o asta di ferro. Si è parlato di feriti, ma la Questura ha confermato che l'agente di polizia non è stato ferito. L'episodio di Forlì non è isolato: si stanno infatti verificando tanti episodi di violenza nei nostri confronti, che seguono una scia di attacchi ai nostri banchetti e alle nostre sedi, azioni fomentate da una campagna d'odio. Il nostro segretario nazionale Roberto Fiore dà delle responsabilità inequivocabili a organi di stampa quali La Repubblica e l'Espresso che tendono ad alimentare questa campagna d'odio e queste azioni d'antagonismo; ma ancora di più - e spiace dirlo - al capo della Polizia Franco Gabrielli, che arriva persino a dire che le bombe anarchiche forse sono meno gravi dei fumogeni forzanuovisti. E' un bene che non ci siano stati feriti, ma sarebbe anche un bene che certi amministratori come il sindaco Drei, invece di creare un fronte comune per impedire a chi non la pensa come loro di poter manifestare il proprio pensiero, condannassero entrambe le fazioni dello scontro".

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"Nei prossimi giorni farò un esposto in procura per andare a indagare non tanto su ciò che è stato fatto dagli antagonisti, ma sull'operato delle forze di Polizia che risultano responsabili di quello che si è verificato: se ci fosse stato qualche ferito, la responsabilità sarebbe stata loro - conclude Ottaviani - Anche il sindaco Lucchi, in cerca di notorietà, si è subito agganciato alla questione: a Cesena di recente è stato approvato un regolamento 'fasullo' in cui si voleva vietare la nostra presenza sul territorio di Cesena; cosa che non si è verificata, anzi, siamo sempre presenti sul territorio. Lanciamo un appello a tutti i liberi cittadini a unirsi in un vero e proprio fronte popolare di patrioti che, nei prossimi giorni, scenderà per le strade di Forlì per reclamare il proprio diritto d'espressione contro quest'odio antifascista".

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