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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Scuola per manutentori aerei, i due ex Dc: "Dopo vent'anni finalmente si riprende il progetto di polo di servizi"

L'aeroporto di Forlì ha imboccato la strada del “polo dei servizi aeronautici”, ma con vent'anni di ritardi e di fallimenti. E' l'opinione che viene espressa da due storici esponenti della Democrazia Cristiana

L'aeroporto di Forlì ha imboccato la strada del “polo dei servizi aeronautici”, ma con vent'anni di ritardi e di fallimenti. E' l'opinione che viene espressa da due storici esponenti della Democrazia Cristiana di Forlì Romano Baccarini e Danilo Casadei, quest'ultimo anche ex presidente di Isaers, la società pubblica per lo sviluppo delle attività formative dello scalo che sarà chiusa e inglobata in Serinar. I due esponenti politici commentano lo sviluppo della Scuola per manutentori aerei, appena presentato: “Finalmente si ricomincia a parlare, concretamente, del nostro aeroporto e della sua possibile funzione strategica a livello nazionale: l’idea di farne un aeroporto di servizio ai grandi hub nazionali , che risale addirittura alle prime tesi infrastrutturali della DC forlivese, che avevamo elaborato insieme all’amico Dario Sacchetti della Camera di Commercio”.

I due esponenti centristi ricordano che grazie a questo disegno si arrivò alla scuola Enav a Forlì: “Fu così che, con due risoluzioni parlamentari al Senato e poi alla Camera, si giunse fra non pochi ostacoli e grazie all’impegno congiunto della Serinar e del sindaco Rusticali, al primo ed importante risultato: il trasferimento a Forlì dell’Enav, che avrebbe dovuto essere, per l’appunto, propedeutico alla realizzazione di un polo nazionale dei servizi aeronautici (collaudi, radiomisure, scuola di volo, manutenzioni ecc.). Poi le residue ma tenaci resistenze della burocrazia nazionale, unitamente alla miopia locale e regionale ci hanno fatto perdere più di vent’anni, all’inseguimento del low-cost e con …fallimenti!”

Ed ancora: “Tutto ciò, va sottolineato, malgrado fossero già stati predisposti dalla giunta Rusticali e da Isaers, gli strumenti urbanistici necessari alla realizzazione dell’intero progetto, che non aveva e non ha nulla di conflittuale, va ribadito con forza, né con Bologna, né tantomeno con Rimini.
Era ed è, insomma, l’unico modo per rilanciare il nostro aeroporto, riconoscendone la centralità, insieme alla peculiarità del nostro territorio in ordine ad un polo di servizi aereonautici per il quale ricerca e formazione  hanno radici lontane  nel tempo e possono collocarci a livello di altre realtà europee come per es. Tolosa in Francia,  il Fraunhofer in Germania. E’ un opportunità che non possiamo perdere, nel quadro di una politica di sistema da cui non si può prescindere , soprattutto in questo momento di necessaria e urgente riorganizzazione del sistema paese”.

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