rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Scuole, "A proposito di laicità"

"La laicità dello Stato, indispensabile per assicurare il pluralismo delle opinioni e condizione fondamentale della democrazia, è ancora una volta messa in discussione ancor prima di essere pienamente applicata"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Di fronte al progetto per una legge delega della riforma della scuola, legge che ne traccia le linee guida demandando successivamente al Governo la definizione dei decreti attuativi, auspico che l’ampio e approfondito dibattito annunciato da Renzi possa davvero aprire la dovuta riflessione sul ruolo dello Stato nell’applicazione dell’art 33 della Costituzione che cita “La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.” Dalle anticipazioni verbali e fra le righe delle linee guida emerge il rischio concreto di indebolire ancora di più il riconoscimento di un diritto essenziale a tutte le cittadine e cittadini qualsiasi sia la loro condizione economica e, non ultimo,  per garantire una scuola pubblica, laica e multiculturale.

La laicità dello Stato, indispensabile per assicurare il pluralismo delle opinioni e condizione fondamentale della democrazia, è ancora una volta messa in discussione ancor prima di essere pienamente applicata. Lo dimostra anche l’arretratezza che ancora permane nel riconoscimento dei diritti civili, delle diversità culturali e religiose o a nessuna appartenenza religiosa. Se può apparire difficile raggiungere l’obiettivo dell’applicazione di diritti civili  con un  governo di “larghe intese”  si può presumere più agevole porre  la questione alle nostre amministrazioni locali,  a partire dal Comune di Forlì?   Per una risposta a questa domanda faccio mia la richiesta di istituire un luogo laico per le cerimonie funerarie all’interno dei cimiteri comunali che da sempre  dispongono della sola chiesetta per funerali religiosi. E’ forse bene ricordare che già altri Comuni l’hanno  realizzato (fra  questi: Bologna, Venezia, Treviso, Pisa, Foligno, Bolzano, Firenze, Ancona, Bari..) e che la disponibilità di una Sala del Commiato Laico garantisce pari diritti e pari dignità  al non credente al quale, peraltro,  è dovuto il riconoscimento della scelta del suo fine vita con l’istituzione del Registro del  Testamento Biologico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole, "A proposito di laicità"

ForlìToday è in caricamento