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Guardie giurate e sicurezza, l'Ugl: "Modifichiamo la legge Maroni"

Il segretario provinciale della sicurezza civile dell'Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, Filippo Lo Giudice, ha incontrato negli uffici della Questura di Forlì Alfredo Catenaro

“Abbiamo portato all'attenzione degli organi amministrativi della Questura di Forlì l'istanza e la necessità sempre più sentita dalle guardie giurate di modificare il cosiddetto decreto Maroni che regola le funzioni del comparto nella voce che riguarda le mansioni relative ai servizio di ispezione esterna e/o interna diurna o notturna ad uno o più obiettivi sensibili che a nostro parere dovrebbero essere sempre svolti da non meno di due guardie armate. Mentre adesso secondo gli standard di legge, basta un solo uomo per un intervento su allarme e ronda ispettiva. Mentre è del tutto implicito che se i servizi di controllo e vigilanza delle guardie giurate fossero svolti sempre in coppia molti episodi come quello dell'agosto scorso non sarebbero mai successi”. Questo il commento del segretario provinciale della sicurezza civile dell' Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, Filippo Lo Giudice, che lunedì mattina, ha incontrato negli uffici della Questura di Forlì Alfredo Catenaro, dirigente dell’Ufficio della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Forlì-Cesena .

Il tema del colloquio richiesto dal sindacato "le misure che si possono adottare per evitare episodi analoghi a quello del 25 agosto scorso: quando una guardia giurata forlivese della Coop Service è stata aggredita nei pressi del Conad Stadium. E nei mesi scorsi, si erano registrate altre intimidazioni e gesti vandalici ai danni di uomini e mezzi delle imprese di vigilanza". Lo Giudice invoca l'adozione di adeguate misure di sicurezza in favore dei lavoratori del comparto ed ha esplicitamente chiesto alla Questura di Forlì che la proposta di modificare il decreto Maroni sia inoltrata al prefetto ed al ministero dell'interno, l'obiettivo che si giocherà ovviamente in ambito nazionale è avviare un dibattito sulla necessità di modificare il Decreto Maroni”. Il sindacalista ha anticipato la sua volontà di coinvolgere in questa azione di tuitela della categoria anche le istituzioni politiche e le stesse imprese di Vigilanza del Territorio: “Le prescrizioni de Decreto Maroni hanno di fatto ridotto le misure di sicurezza dei lavoratori che già in passato si sono trovati a fronteggiare situazioni ad alto rischio , con la guardia giurata chiamata a svolgere le proprie funzioni e a controllare sedi e aree da sorvegliare senza il necessario supporto”.  

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