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Cade il sindaco di Galeata, Zanchini: "Ci ha ricattati"

Ora che il Comune di Galeata è stato commissariato ed 'è caduta la testa' del sindaco Deo, l'ex assessore e capogruppo di "Giriamo a sinistra", Achille Zanchini, si toglie i sassolini dalle scarpe

Ora che il Comune di Galeata è stato commissariato ed 'è caduta la testa' del sindaco Deo, l'ex assessore e capogruppo di “Giriamo a sinistra”, Achille Zanchini, si toglie i sassolini dalle scarpe, che non erano rimasti nascosti nemmeno durante la guerra all'ultimo sangue che si è conclusa mercoledì sera con la mozione di sfiducia passata con 8 voti favorevoli, tre contrari e due astenuti. Zanchini ripercorre insieme a Forlitoday l'odissea che ha portato questo risultato

Zanchini, l'Amministrazione di Galeata è stata sfiduciata: per quali motivi secondo lei?
Si è generata la crisi politica intorno allo scorso ottobre, con il culmine della revoca della mia nomina, per volere di persone che non erano legittimate a farlo e per consigli dati dall'assessore Poponessi.  C'è stato un tentativo di ribaltare l'esito delle urne, per costituire governo insieme alla destra, con l'intenzione di di sostituire me e il dimissionario Casamenti. Inoltre c'è la diversa visione sugli investimenti da fare a Galeata. Sono stati usati toni diffamatori nei miei confronti, creando situazioni inesistenti. I miei compagni mi hanno affiancato, sostenuto e tutelato. Da sempre, tra l'altro, abbiamo chiesto di costituire un Fondo di solidarietà per famiglie in difficoltà: non se ne è tenuto conto non ostante i 400mila euro che ci sono piovuti addosso grazie al fotovoltaico, voluto da “Giriamo a sinistra"

Lei viene accusato di essere stato uno dei responsabili, assieme al suo gruppo, di questa debacle. Perchè avete deciso di staccare la spina?
Innanzitutto per l'immagine che il sindaco ha voluto dare del nostro paese, dipinto come fosse un clan dei Corleonesi. Non c'è niente a Galeata che faccia pensare alla speculazione. Il sindaco ha utilizzato questo metodo per ergersi a paladina di legalità. Io rappresentavo una fetta di società che mi ha votato e non potevo accettare di dimettermi, ho dovuto aspettare la revoca

Rispetto all'avvio della legislatura, quando appariva in grande sintonia con il sindaco Deo, cosa è successo a provocare questa caduta?
Tutto è inizianto, come ho detto, a settembre 2011 quando noi del gruppo “Giriamo a sinistra” siamo voluti entrare nel merito del piano investimenti. La Deo ha dimostrato una totale incapacità di mediazione

Il comune verrà commissariato senza un bilancio approvato: non crede che questo sia negativo per Galeata?
Questa assoluta responsabilità la attribuisco al sindaco che ha voluto portare al voto prima la  mozione di sfiducia, poi il bilancio, credendo di ricattare il consiglio. Ma non si possono accettare i ricatti.

Si andrà a votare nel 2013: che scenario vede nel futuro politico galeatese?
Dopo il monologo di lunedì sera, lei pensava già alla campagna elettorale. E' molto evidente

Lei intende ripresentarsi?
(Ride...) Non posso fare altro che ridere a questa domanda

 

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