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Siria, Casadei (Pd): "No ai bombardamenti, stop alla vendita di armi"

"Un intervento armato esterno in Siria sarebbe un segno di impotenza della comunità internazionale". Così i consiglieri regionali del Pd, Thomas Casadei e Antonio Mumolo

"Un intervento armato esterno in Siria sarebbe un segno di impotenza della comunità internazionale". I consiglieri regionali del Pd, Thomas Casadei e Antonio Mumolo, fanno proprio l'appello del Movimento Non violento che chiede all'Italia di fare il possibile perché i venti di guerra si arrestino e perché la pace in Siria venga ricercata senza ricorrere all'uso delle armi.

"Per anni le potenze occidentali hanno tollerato e addirittura sostenuto una dittatura che in Siria ha causato quasi 100mila morti. Non sono state tentate mediazioni e non si è fatto nulla per fermare la vendita delle armi alle fazioni in lotta. Ora - domandano i consiglieri - si pensa di far cessare la guerra civile con dei bombardamenti dall'alto che come sempre, farebbero vittime tra i civili e non farebbero che aumentare la tensione e l'odio?"

"Come sempre gli unici a guadagnare qualcosa da un intervento armato sarebbero i mercanti di morte che vendono armi e che escono vincitori da tutte le guerre. L'Italia, per una volta, si è espressa positivamente ricordando il ruolo delle Nazioni Unite e riconoscendo al Parlamento la sovranità delle scelte di politica estera. Ora - concludono Casadei e Mumolo - serve uno scatto: il Governo italiano chieda con forza alla comunità internazionale di sospendere la vendita delle armi a paesi in guerra e di rilanciare il ruolo delle Nazioni Unite".

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