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Paralisi in ospedale: "Chiarire al più presto la situazione"

"Una situazione che preoccupa soprattutto i cittadini - afferma il parlamentare Marco Di Maio - a cui bisogna al più presto chiarire l'effettiva entità di questi disagi"

Preoccupa molto la notizia della paralisi di alcuni reparti del "Morgagni-Pierantoni". "Una situazione che preoccupa soprattutto i cittadini - afferma il parlamentare Marco Di Maio - a cui bisogna al più presto chiarire l'effettiva entità di questi disagi e le loro conseguenze sulle prestazioni che vengono erogate. Non sono in discussione la professionalità e la dedizione dei professionisti e degli operatori sanitari, ma anche per la qualità del loro lavoro è necessario al più presto uscire dallo stallo e ristabilire il pieno funzionamento dei reparti". 

"Va sostenuto l'impegno di tutti sindaci del Forlivese, senza alcuna distinzione politica, nei confronti dell'azienda sanitaria della Romagna e della Regione - aggiunge Marco Di Maio-, vanno ascoltate le molte recriminazioni e disagi che vengono avanzate dai lavoratori dell'ospedale e anche dai cittadini".  Il parlamentare romagnolo ricorda che "l'Ausl Romagna è un progetto che si è voluto soprattutto per le persone, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni; la stella polare di ogni decisione deve essere questa e non si può consentire di retrocedere di un millimetro da questa linea". 

LE PAROLE DEI SINDACI - I sindaci dell’Unione della Romagna forlivese, supportati dal proprio Gruppo Sanità, esprimono “perplessità e preoccupazioni sulla descrizione di “paralisi” e “emergenza” dell’ospedale Morgagni-Pierantoni, ovvero l’invito della Direzione a selezionare i casi più urgenti da trattare per poter garantire almeno a quelli il posto-letto e le dovute assistenze”. “Siamo sicuri delle capacità dei professionisti che sapranno scegliere, valutare e operare nel modo migliore per superare un eventuale momento di crisi, ma siamo altrettanto sicuri che queste situazioni possano e debbano essere evitate perché la risposta ai cittadini non può dipendere dalla capacità di dottori e infermieri di affrontare le emergenze. Le emergenze per i posti-letto in una sanità come quella forlivese e romagnola non devono esistere. Una buona ed efficiente programmazione e organizzazione deve essere in grado di prevederle e prevenirle. Anche su sprone della politica che, mai come nel caso della sanità, è unita e compatta nel territorio forlivese. Per questo, è già stata calendarizzata dal sindaco di Forlì e presidente dell’Unione Davide Drei una riunione urgente di tutti i sindaci dei quindici Comuni del comprensorio per valutare la condizione attuale e convocare la Direzione generale dell’Azienda per conoscere la situazione reale e quali provvedimenti immediati si intendano adottare” dicono i primi cittadini.

“Non solo. La riunione sarà occasione per presentare  ai sindaci, da parte del Gruppo Sanità, il lungo lavoro di analisi fatto, in questi mesi, della bozza del Documento di riordino proposta dalla Dirigenza dell’ASL Romagna. Dagli incontri coi primari, dall’ascolto dei cittadini e dall’analisi del territorio è nato un documento che, privo di campanilismi, avanza domande, richiede criteri e regolamentazioni e porta proposte rispetto a quanto contenuto nella bozza di riordino. Dopo la condivisione coi sindaci e l’integrazione con le loro osservazioni e le loro proposte, il documento verrà inviato alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e alla Direzione Generale. La collaborazione tra tutte le componenti in causa sulla partita della riorganizzazione è fondamentale. Siamo disponibili a concertare, capire, chiarire. Non a cedere o a rinunciare alle tutele dovute ai nostri cittadini”.

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