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Alluvione a Villafranca, la paura nella notte per la piena. Morrone: "Acqua e fango, è un disastro"

Anche il consigliere comunale Daniele Mezzacapo è andato sul posto a verificare di persona cosa è accaduto

"Nella nottata tra lunedì e martedì ho cercato di aiutare i residenti di Villafranca e di San Martino che sono stati sorpresi dall’acqua del Montone che, fuoriuscita dall’alveo, ha allagato le abitazioni. E’ un disastro. Due abitati invasi da acqua e fango, che raggiunge un’altezza anche di 40 centimetri". Nella tarda serata di lunedì, mentre transitava in quella zona, Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, è stato avvertito da residenti in quelle località che l’acqua continuava a salire. Morrone si è immediatamente attivato, andando a verificare di persona la gravità dell’evento. Si è quindi messo in contatto con il sindaco Davide Drei, già sul posto, e ha allertato l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, che si è resa subito disponibile.

“Pur a fronte del maltempo, la responsabilità umana in questo caso sembrerebbe preponderante - racconta Morrone -. L’acqua, infatti, avrebbe trovato facile accesso attraverso una sorta di canale aperto sotto il ponte per facilitare i lavori di un cantiere stradale. Nessuno, tuttavia, avrebbe pensato alla pericolosità del canale durante una piena come quella che ha interessato i nostri corsi d’acqua ieri. Ora è il momento dell’aiuto agli abitanti, ma, in seguito, dovranno essere accertate le responsabilità e chi ha sbagliato dovrà pagare. Questa mattina tornerò a verificare la situazione, per valutare insieme ai tecnici, una prima conta dei danni. La Romagna e in particolare il territorio forlivese e cesenate sono stati colpiti severamente da questa ondata di maltempo, tuttavia emerge che, spesso, le responsabilità sono umane, determinate da disattenzione, pressapochismo, mancata manutenzione. In ogni caso, solleciterò il Governo a prendere in esame con attenzione i gravi danni subiti dalla popolazione e dalle aziende, in particolare agricole, direttamente coinvolte dalle esondazioni".

Anche il consigliere comunale Daniele Mezzacapo è andato sul posto a verificare di persona cosa è accaduto: "Nel 2019 vedere dei forlivesi alluvionati fa troppo male. Villafranca e San Martino in Villafranca invase dall'acqua pagano un prezzo altissimo. Qualcosa non ha funzionato e senza volere fare speculazioni, si può però dire soprattutto che qualcosa non è stato fatto. Si sapeva bene che la zona era fragile e a rischio, ma nessuno di chi doveva intervenire lo ha fatto e nessuno ha pensato che poteva succedere". Prosegue l'esponente del Carroccio: "Gli argini vanno monitorati, non si possono lasciare i fiumi in abbandono. E quando succedono queste cose si scopre che la competenza non è nessuno tra amministrazione comunale, Consorzio di bonifica conosciuto alla gente solo per i bollettini che arrivano da pagare e Regione Emilia Romagna che promette risarcimenti a caldo ma che alla fine risarcisce poco"

"E ora a Villafranca, cittadini e imprenditori hanno patito dei danni enormi. A queste persone - dice Mezzacapo - va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Questo disastro ha messo in luce un altro aspetto, non solo quello della negligenza di un'amministrazione che non ha mai fatto nulla, ma ha fatto vedere che la nostra gente è unita e che si è aiutata nelle ore immediatamente successive allagamento dovuto alla rottura degli argini fatti male del fiume. In tanti sono accorsi per fare il possibile. A tutte queste persone, dalla Protezione Civile, ai volontari e ai Vigili del Fuoco va il mio ringraziamento. La situazione meteo sembra in via di miglioramento è il giorno della conta dei danni. Sono andato su posto a verificare di persona e posso assicurare che il disastro è enorme. Per questo chiedo che il Comune intervenga anche tramite la Regione Emilia Romagna per ripagare i danni patiti dalla popolazione. E spero che non succeda come al solito e come è accaduto tante altre volte e cioè che la Regione dichiara lo stato di calamità e a parole sembra aiutare tutti, ma alla fine sono pochissimi quelli che vengono risarciti per via di richieste assurde e burocratiche da presentare. Così in tanti vengono tagliati fuori. Qui la gente che ha subito danni per colpa della negligenza deve essere risarcita".

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