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Sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, Ancarani: "La politica indichi la strada"

"La politica - afferma Ancarani - ancor prima della tecnostruttura, ha il compito oggi di intervenire indicando qual è la strada da seguire.

La sostenibilità del servizio sanitario nazionale e il rapporto Stato Regioni in ambito sanitario sono al centro del convegno pubblico promosso dal Pd forlivese, dal titolo “Sanità: la sfida della sostenibilità per Stato, Regioni ed Enti locali. Le scelte da compiere per continuare a garantire i principi di universalità, solidarietà ed equità”. L’iniziativa in programma per venerdì alle 20 nel salone comunale di Forlì vedrà gli interventi di Sergio Venturi, assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Donata Lenzi, deputata Pd commissione Affari sociali, Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, assieme a quelli istituzionali di Davide Drei, sindaco di Forlì e Paolo Zoffoli, presidente della Commissione per le politiche della salute della Regione Emilia Romagna. Presiede il convegno Roberto Balzani, componente della Direzione nazionale del Pd e introduce Valentina Ancarani, segretario Pd forlivese.

"Nel 2014 l’Italia è risultata essere il terzo Paese al mondo per efficienza del proprio sistema sanitario e il primo in Europa. Tuttavia se da un lato la spesa sanitaria procapite e il peso della stessa sul PIL sono minori rispetto alla media europea e ai principali Paesi come Francia, Germania, Regno Unito, dall'altro crescono i bisogni per effetto del combinato disposto di due fenomeni: l’aumento della longevità e l’aumento degli anni vissuti non in buona salute - afferma Valentina Ancarani, segretario del Pd forlivese -. Viene dunque da chiedersi se il divario tra i bisogni e le risorse disponibili può diventare insostenibile e se saremo ancora in grado di garantire i principi fondamentali di universalità, solidarietà ed equità, su cui si fonda il nostro Servizio Sanitario Nazionale".

"La politica - prosegue Ancarani - ancor prima della tecnostruttura, ha il compito oggi di intervenire indicando qual è la strada da seguire. Dobbiamo dunque chiederci cosa fare per salvaguardare il diritto alla salute tutelato dalla Costituzione e come evitare la ‘tempesta perfetta’ evocata dal professor Ricciardi. Servirà puntare sulla prevenzione, sulla misurazione della performance e investire in innovazione tecnologica ma anche in innovazione organizzativa e  gestionale. Come ha fatto per esempio la nostra Regione che ha scommesso in Romagna promuovendo la fusione delle quattro aziende sanitarie locali. Una scommessa non ancora vinta su cui resta alta l'attenzione. All’interno di questo dibattito è necessario inserire un ulteriore aspetto: chiarire qual è il livello decisionale e gestionale ottimale per la sanità in Italia e il giusto rapporto tra Stato e Regioni. Temi tanto complessi quanto urgenti che affronteremo a tutto tondo con relatori di altissimo profilo tecnico e politico, in un confronto pubblico con tutti coloro che compongono a vario titolo il quadro della sanità forlivese e romagnola, in primis i cittadini", conclude.

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