Sport, Ragni (Forza Italia): “Il Comune nega il Villa Romiti a una società del territorio”

“Il Comune ha negato l’utilizzo del palazzetto Villa Romiti a una realtà sportiva del territorio”. Ad affermarlo è Fabrizio Ragni, responsabile provinciale e capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia.

“L’unità sport – precisa Ragni, che sul tema ha presentato un question time – ha fatto sapere alla società in questione che la domenica non è possibile giocare in corrispondenza delle partite di pallavolo, perché sul parquet viene posizionato il taraflex. Non solo: è stata comunicata anche l’impossibilità di assegnare ulteriori spazi per la domenica e, per quanto riguarda il sabato, la programmazione di altre partite. L’unità sport ha anche informato la società che non si possono inserire partite alle 21.15 per la necessità di chiudere l’impianto in un orario compatibile con la carenza del personale di custodia. C’è una contraddizione: la domenica mattina sono comunque previste partite di basket, anche in corrispondenza di gare di pallavolo, mentre il pomeriggio è opportuno mantenere lo spazio libero per dirottare le partite dei campionati maggiori in caso di indisponibilità del PalaCredito di Romagna, caso remoto, e il sabato sera sono previste gare che protraggono la chiusura in tarda ora. Il dubbio, più che lecito, è che il Comune conceda il palazzetto solo alle società amiche”.

Altro tema, quello della vigilanza. “Con l’avviso pubblico per l’affidamento del servizio di custodia e vigilanza del Ginnasio sportivo e del palazzetto Villa Romiti a soggetto utilizzatore di palestra comunale, a firma del servizio contratti gare logistica e sport, il Comune ha assegnato dall’11 ottobre 2015 al 31 luglio 2017 il servizio a un’associazione del territorio concessionaria continuativa di spazi in palestre o impianti sportivi comunali in gestione diretta. Mi chiedo – aggiunge Ragni, che ha presentato un question time anche su quest’argomento – come sia conciliabile con la disciplina in materia di lavoro l’affidamento del servizio di vigilanza e custodia ad un soggetto con finalità sportive e, quindi, privo di specifiche competenze in materia e della necessaria copertura previdenziale. Si rischia uno scivolone”.