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"Squilibrio tra Emilia e Romagna in Regione, riscrivere la ripartizione dei seggi": Pompignoli (Lega) presenta un ordine del giorno

È questo l’impegno contenuto in un ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega, Massimiliano Pompignoli, già consigliere regionale

“Riscrivere il meccanismo di ripartizione dei seggi della legge elettorale regionale in vista del prossimo rinnovo dell’Assemblea Legislativo, così da garantire una più equa rappresentanza dei territori e di tutti i cittadini emiliano-romagnoli". È questo l’impegno contenuto in un ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega, Massimiliano Pompignoli, già consigliere regionale, che denuncia “lo squilibrio evidente in Assemblea Legislativa in termini di rappresentanza non solo del territorio provinciale di Forlì-Cesena, ma di tutta la Romagna, che vede solo 9 consiglieri eletti nelle proprie circoscrizioni a fronte dei 41 eletti nelle circoscrizioni emiliane”.

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Il testo, già approvato in altri Comuni e all’unanimità anche dal Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena il 22 novembre scorso, pone l’attenzione sul grave vulnus della legge regionale attualmente vigente che lede il diritto di rappresentanza di tutta la Romagna, ad oggi oggettivamente sottorappresentata. “A parlare sono prima di tutto i numeri - dettaglia l'esponente della Lega -. La popolazione regionale, definita sulla base dell’ultimo censimento, ammonta a 4.425.366 abitanti. Quella romagnola è di 1.115.293 abitanti, pari al 25,2% dell’intera popolazione regionale. In occasione delle ultime elezioni regionali al territorio romagnolo sono stati assegnati solo 9 consiglieri eletti, vale a dire meno del 20% del totale di quelli disponibili".

"Non si tratta quindi di politica o di colore dei candidati - spiega Pompignoli - questo è un problema che riguarda tutti e che rischia di penalizzare l’intero territorio romagnolo anche alle future elezioni del 2025. Abbiamo più di un quarto dei residenti ma esprimiamo solo 9 consiglieri su 50. Questa distorsione del sistema elettorale ha ricadute anche sulla visione strategica di area vasta e su qualsiasi tipo di pianificazione interprovinciale.” Per questa ragione, Pompignoli suggerisce di “lavorare con tutte le forze politiche e i sindaci del territorio per promuovere opportuni correttivi adottando, ad esempio, o un collegio unico della Romagna o un sistema elettorale a scalare legato allo scorrimento delle liste che vada ad individuare 13 eletti (5 su Forlì – Cesena, 4 su Ravenna e 4 su Rimini)”.

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