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Stop a enduro e motocross sulle colline "Rivedere il progetto"

"Rivedere il progetto di legge regionale sui circuiti escursionistici, quello presentato dalla sinistra e che vieta nei sentieri delle nostre colline e montagne di praticare sport come enduro, motocross e downhill"

Rivedere il progetto di legge regionale sui circuiti escursionistici, quello presentato dalla sinistra e che vieta nei sentieri delle nostre colline e montagne di praticare sport come enduro, motocross e downhill. Lo ribadisce lunedì il consigliere regionale Luca Bartolini (Pdl) a margine dell’udienza conoscitiva che ha registrato ben 38 interventi di varie associazioni presenti sul territorio. “A parte il Cai e le solite associazioni veteroambientaliste, tutte le altre realtà, compresi alcuni sindaci e amministratori locali dell’appennino,  si sono dette contrarie a questo progetto di legge così impostato", rimarca Bartolini.

“La sinistra ha deciso di condannare le auto in città ormai da diversi anni, ora se la prende anche con i motori in collina. E così, dopo aver reso la vita impossibile ai cacciatori, tocca agli appassionati delle due ruote a motore: un divieto qua, una multa la... Ed ecco che un cittadino non è più libero nemmeno di praticare uno sport, un passatempo. Per questo dobbiamo dire grazie ad una sinistra che ogni giorno si conferma sempre più ideologica, animata da un insano “spirito ambientalista da salotto”, che mortifica anche le tradizioni di un territorio. Questo progetto di legge assurdo va modificato: va bene tutelare la rete escursionistica e promuoverla ancor di più in campo turistico - conclude Bartolini - ma in questo progetto non ci devono essere sport di seria A e sport di serie B, così come non ci possono essere cittadini di una categoria superiore e cittadini relegati a categorie inferiori da una normativa regionale sbagliata. Dopo l’udienza conoscitiva di oggi, mi auguro che i  “compagni firmatari”del disegno di legge capiscano   che l'Appennino vero e' quello di chi lo abita e non di chi ci va solo la domenica pomeriggio e pretende, con leggi assurde, di imporre divieti decisi a tavolino nei salotti delle città dove questi vivono. Io sto lavorando da giorni perché alla fine prevalga il buon senso e confido che questo accada”.

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