Strage di cani in Ucraina: "Appello ai nuovi parlamentari"
La strage di cani (e non solo) in Ucraina procede indefessa. A nulla sono servite le pressioni dell' Europa e anche dell' Italia per interromperla
La strage di cani (e non solo) in Ucraina procede indefessa. A nulla sono
servite le pressioni dell' Europa e anche dell' Italia per interromperla
Pure il Comune di Forlì scrisse a suo tempo all' Ambasciata Ucraina in Italia
in occasione dei Campionati Uefa 2012 per esprimere lo sdegno verso quei
massacri.
Ad oggi registriamo che nulla è cambiato. Finita la pubblicità e l'
indignazione mediatica il problema non interessa più a nessuno.
Da quel che si dice ora in quel paese ci sono addirittura progetti
incredibili come quello di una legge che vuole fare passare cani e gatti per
selvaggina e quindi da impallinare.
La legge sarebbe stata pronta già prima del 2012, ma le pressioni
internazionali giunte a seguito delle proteste per Euro 2012, ovvero i
campionati europei di calcio, fecero accantonare il progetto. Oggi andata via
la pressione internazionale sembra che la proposta di legge ritorni in auge.
Non si può continuare a fare finta di nulla e se è vero che tutti hanno
espresso condanna, minacciando allorain diversi anche di boicottare i giochi
(cosa poi non fatta) , ora si deve essere conseguenti.
Sicuramente scrivere all' Ambasciata non basta, anche se da Forlì lo rifaremo
di nuovo, bisogna relazionarsi con i Ministeri Economici Europei a partire dal
nostro e con quello del Commercio con l' Estero ed immettere nelle trattative
di interscambio tra i due paesi anche questo problema come elemento di primo
piano. E non dimentichiamoci dei nostri parlamentari europei.
Da parte nostra ci impegniamo a ricordare ai nuovi parlamentari di fare
qualcosa di concreto ed imemdiato anche su questo terreno.