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Stufe e camini, Mezzacapo: "Più flessibilità e incentivi per il ricambio degli impianti"

In particolare, dopo il via all’esenzione per i Comuni montanti, Mezzacapo chiede di "fare un passo in più e di dispensare, dal divieto di utilizzo di biomassa legnosa, i generatori di calore, i caminetti e i focolari aperti di tutti i Comuni della Regione"

Con un ordine del giorno predisposto dal capogruppo Daniele Mezzacapo, la Lega in consiglio comunale a Forlì sollecita la Giunta Drei "a farsi portavoce in Regione della necessità di adottare formule più flessibili rispetto ai divieti di cui alla delibera di giunta regionale numero 1412 del 25 settembre del 2017, per andare incontro alle centinaia di famiglie del territorio che hanno dotato le proprie abitazioni di stufe a legna, camini, caldaie a pellet e/o a cippato".

In particolare, dopo il via all’esenzione per i Comuni montanti, Mezzacapo chiede di "fare un passo in più e di dispensare, dal divieto di utilizzo di biomassa legnosa, i generatori di calore, i caminetti e i focolari aperti di tutti i Comuni della Regione ‘riservati’ occasionalmente a uso ‘domestico-ricreativo’ e, in ogni caso, ad un utilizzo saltuario". Per il capogruppo della Lega "è necessario convergere su posizioni meno impattanti per i cittadini e, soprattutto, stanziare adeguati incentivi per permettere, anche alle famiglie forlivesi, di smantellare i generatori di calore non più norma e sostituirli con impianti energicamente più efficienti".

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