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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Taglio degli alberi in Rio Bolzanino, i Verdi: "Solito pastrocchio istituzionale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il Consorzio di Bonifica della Romagna avrebbe predisposto il progetto che prevede l'abbattimento, per non ben precisati motivi di sicurezza, di 1300 alberi lungo il Rio Bolzanino, acqua pubblica e come tale anche tutelata ai sensi del Codice dei Beni Culturali. Il Comune si appresterebbe a dare una propria autorizzazione ? Sa che il Consorzio sta abusando del suo ruolo e compito ? Sa che le questioni riguardanti le acque pubbliche sono di competenza della Regione in materia idraulica ?
 
Come è noto a tutti i Consorzi di Bonifica, uno dei tanti enti inutili che in un Paese serio sarebbero stati da tempo soppressi, incapaci come sono di fare i loro compiti, cioè occuparsi degli scoli e dei fossi che costantemente esondano, allagando le campagne che proprio loro dovrebbero difendere,  pretende ora di prendersi in carico anche i corsi di acqua pubblica come il Rio Bolzanino, decidendo da solo regole idrauliche addirittura in  clamoroso contrasto con le linee guida regionali.
 
A quanto è dato di sapere il Consorzio per il suo inaccettabile progetto invocherebbe norme di polizia idraulica che si è scritto da solo, che gli consentirebbero, appunto per motivi di sicurezza, di superare limiti che possono derivare da altre normative o regolamenti.
 
L’autoattribuzione del Consorzio di compiti che la legge non gli conferisce sulle acque pubbliche impone alla Regione, se non vuole essa stessa, per prima, violare sia la legge, sia le disposizione recentemente emanate in merito alla sicurezza idraulica, di intervenire immediatamente per evitare che si determini uno stato di fatto inaccettabile e illegale contro cui agiremo in ogni sede.
 
Sicuramente inoltre le predette norme che il Consorzio si è dato non possono avere efficacia automatica su beni paesaggistici la cui tutela è prevalente su ogni altro interesse, secondo quanto previsto dall'art. 9 della Costituzione né su corridoi ecologici importanti come quelli presenti in un Rio che MAI è esondato, a differenza degli scoli del Consorzio.
 
Invitiamo il Comune di Forlì al rispettoso rispetto della normativa in materia di tutela del Paesaggio, del regolamento del verde e soprattutto di farsi carico di porre la questione alla attenzione della Regione perché essa non può consentire che i Consorzi si autoattribuiscano  competenze in territori e corsi d’acqua su cui non hanno alcun titolo, questioni che richiederebbero per lo meno una legge e non pastrocchi.
 
La sicurezza idraulica del Rio Bolzanino è compito della Regione Emilia Romagna che deve occuparsene secondo le proprie linee guida la gestione dei corsi d'acqua e nel rispetto della legge, la tutela delle sue sponde è compito della Soprintendenza a cui spettano ai sensi del codice le competenze in materia di Paesaggio.
 
Al “normalizzatore “ assessore Zeccarelli suggeriamo in ogni caso di accertarsi della reale esistenza di situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, situazioni che devono essere precisamente individuate mediante una accurata valutazione della stabilità delle alberature, individuando quelle e solo quelle che costituiscono effettivamente un rischio e soprattutto di verificare se la legittimità della azione del Consorzio, in che sede quel progetto sarebbe stato approvato e da chi e sulla base di quale legge e infine le sue motivazioni.
 
Ricordiamo infine che solo una adeguata progettazione riguardante tutto il sistema idraulico del bacino da cui origina il Rio Bolzanino può consentire di individuare le eventuali misure necessarie anche a proposito delle alberature, in relazione agli eventuali pericoli derivanti da ostacoli che possano impediscano il regolare deflusso delle acque provocando esondazioni e altri danni.


Federazione dei Verdi di Forlì-Cesena
https://www.verdiforlicesena.org

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