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Tassa sulle merendine, la Lega contro la proposta del ministro Fioramonti: "Non risolve i problemi della scuola"

Per Andrea Costantini, consigliere comunale e responsabile Lega Giovani Romagna, "non risolve i problemi della scuola"

Mentre il governo è al lavoro per realizzare la Nota di aggiornamento del Def, il testo che farà da ossatura alla manovra economica, sono molte le ipotesi annunciate e messe sul tavolo per reperire le risorse necessarie a disinnescare le clausole di salvaguardia e il conseguente aumento dell'Iva. Tra queste c'è l'ipotesi di tassare le bibite gassate e le merendine, una proposta avanzata dal ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti su cui il premier Giuseppe Conte si è detto “possibilista”, ma smentita dal pentastellato Luigi Di Maio. Per Andrea Costantini, consigliere comunale e responsabile Lega Giovani Romagna, "non risolve i problemi della scuola, rischia di danneggiare un settore importante della nostra economia, con possibili rilevanti ricadute negative e non promuove alcun beneficio per la salute collettiva. Anzi rischia l’effetto contrario".

Costantini attacca il ministro Fioramonti: "Non è partito bene, ma non ci meravigliamo. La tassa servirebbe per finanziare la scuola e alzare lo stipendio dei professori. Un rimedio peggiore del danno. E’ indispensabile affrontare i deficit del mondo dell’istruzione ma con azioni strutturali e non con provvedimenti di facciata, effimeri e forse più dannosi che altro. Tassare questi prodotti significherà, come ha detto qualcuno, non solo colpire le fasce di popolazione meno abbienti, ma anche danneggiare un settore fiorente del food italiano di qualità, a vantaggio dei concorrenti esteri. Davvero un risultato di cui il Governo Conte bis dovrebbe andare poco fiero".

"C’è chi cerca di giustificare questa tassa con il fatto che altri paesi l’hanno applicata per imporre un limite all’assunzione di zuccheri da parte della popolazione - continua -. In realtà non è ancora stato provato alcun vantaggio e anzi si legge che le sostanze dolcificanti che sostituiscono quelle considerate dannose non risolvono il problema. Dunque, un triplice errore da parte di Fioramonti: non risolve i problemi della scuola, rischia di danneggiare un settore importante della nostra economia, con possibili rilevanti ricadute negative, non promuove alcun beneficio per la salute collettiva, anzi rischia l'effetto contrario. Nulla di nuovo, dunque, da un governo salvapoltrone, puntellato dal partito delle tasse".
 

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