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Lavoro e sicurezza, l'Ugl attacca il sindaco Drei: "Promesse non mantenute"

In piena campagna elettorale - ricorda il segretario Emanuela Del Piccolo - si era detto favorevole ad approfondire ed addirittura attuare alcune nostre proposte, come per esempio la "Consulta o cabina di regia sul lavoro" e la necessità di rafforzare i controlli e adottare nuove e aggiuntive misure in materia di "sicurezza"

L'Ugl "bacchetta" il sindaco Davide Drei sulle tematiche della sicurezza e del lavoro. "In piena campagna elettorale - ricorda il segretario Emanuela Del Piccolo - si era detto favorevole ad approfondire ed addirittura attuare alcune nostre proposte, come per esempio la “Consulta o cabina di regia sul lavoro" e la necessità di rafforzare i controlli e adottare nuove e aggiuntive misure in materia di “sicurezza”, assicurandoci che, dove mai fosse stato eletto, sarebbe stata sua cura inserire questi temi fra le sue stesse priorità di mandato".

Tuttavia "su quel versante programmatico tutto tace. Non ha dato risposta ad alcune (almeno due) nostre richieste ufficiali di incontro. E in compenso abbiamo appreso dai mass media che si è trovato a condividere iniziative pubbliche sempre e soltanto con la fatidica “triplice” sindacale. Questo suo particolare comportamento politico-istituzionale ce lo dovrebbe proprio spiegare. Forse perché come Ugl, è noto, non sosteniamo le politiche economiche del governo Renzi? Ma l’Ugl è un sindacato confederale al pari di Cgil, Cisl e Uil, è un sindacato vicino all'area di destra sì, ma che rappresenta tutti i lavoratori e i pensionati di ogni colore politico. Ed suoi occhi di sindaco i lavoratori dovrebbero essere tutti uguali".

E noi in particolare andiamo fieri dei nostri iscritti e della storia del nostro sindacato - continua Del Piccolo -. Negli anni di Piombo c’è anche chi ha dato la vita pur di difendere le idee in cui credeva e e difendere i diritti dei lavoratori. Abbiamo raccolto l'eredità di questi eroi del mondo del lavoro e con lo stesso spirito inflessibile siamo scesi in piazza anche a Forlì per “difendere i diritti dei lavoratori”. Sempre dalla parte di chi , lavoratori e disoccupati , giovani che iniziano un percorso lavorativo, in egual misura, si trovano a sopportare gli effetti devastanti che sta causando il jobs act voluto e votato dal suo stesso partito. E' per tutte queste ragioni che mi dico convinta che l'attivazione di una consulta sul lavoro in ambito locale potrebbe dimostrarsi un utile sostegno, fornire risposte ed anche sperenze, ai nostri giovani, agli ultracinquantenni ed agli esodati".

"E allora, signor sindaco, lasci alle spalle i pregiudizi ideologici e si confronti anche con un sindacato non affine alle sue preferenze politiche o ci troveremo costretti, in forza dell'evidenza, a credere che le sue parole di compiacimento per la nostra proposta programmatica ai candidati sindaco erano soltanto collegati a facili interessi di campagna elettorale - prosegue -. Per non parlare di quando in Municipio ha disertato un appuntamento precedentemente accordato alla nostra segreteria e poi affidato alle pur valide mani del vicesindaco e di un assessore che hanno offerto risposte alla delegazione dell'Ugl che pure era stata composta per interloquire con il sindaco in persona. Se così non è stato, mi smentisca oppure mantenga la parola data. La “consulta o cabina di regia del lavoro” è una proposta dell' Ugl e precisamente dell' Ugl di Forlì e come tale si dovrebbe discutere di come attivarla al più presto visto che Lei stesso l’aveva ampiamente condivisa in campagna elettorale".

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