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Unione dei Comuni, dopo le polemiche Galassi sostituita da Costantini

Pamela Teresa Costantini è la nuovo segretario dell'Unione, che già svolge tale funzione nei comuni di Modigliana e Tredozio. Il nuovo incarico sarà "senza alcuna indennità aggiuntiva"

Cambio alla guida amministrativa dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, l'organo di che svolge alcuni servizi associati dei 15 comuni del comprensorio forlivese. Pamela Teresa Costantini è la nuovo segretario dell'Unione, che già svolge tale funzione nei comuni di Modigliana e Tredozio. Il nuovo incarico sarà “senza alcuna indennità aggiuntiva”, rileva Michele Bertaccini, consigliere comunale Pd a Forlì e capogruppo di maggioranza del consiglio dell'Unione.

Costantini sostituisce Anna Maria Galassi, che svolgeva l'incarico di segretario generale dell'Unione dalla sua fondazione. Galassi è stata più volte al centro di polemiche, sia quando il M5S ha sottolineato l'illegittimità della sua figura, in quanto non iscritta all'Albo Ministeriale dei segretari comunali, sia quando tutti gli atti dell'Unione di due anni furono ripubblicati all'albo pretorio in quanto rischiavano a loro volta l'illegittimità.

Per la Galassi arrivano i ringraziamenti di Bertaccini: “Il passaggio dalle Comunità Montane ad un ente come l’Unione, di cui fanno parte tutti comuni della Romagna Forlivese, è stato un momento complesso in cui Galassi ha saputo essere un valido punto di riferimento di cui gli va reso merito. Non solo un ringraziamento formale ma un vero e proprio riconoscimento verso un modo di lavorare con impegno e passione proprio di chi non si limita alla sufficienza ma condivide i progetti e fa il possibile perché funzionino. L'avvicendamento è conseguenza di una costante attenzione alla normativa ed alle più autorevoli interpretazioni che, come già spiegato da una precedente nota di tutti i sindaci, sono state sempre seguite in modo preciso e rigoroso. Nel momento in cui queste mutano o evolvono allora prontamente si pongono in essere le dovute modifiche. In questo non pare ci sia nulla di clamoroso”.

“Accanto alla struttura c’è e deve esserci sempre di più il livello politico. Da parte nostra rimarchiamo con forza la convinzione nel progetto dell’Unione. La prospettiva di creare una gestione sempre più condivisa di diversi settori dell’amministrazione pubblica e di progettare insieme le scelte future non è solo una “Voglia” elettorale quanto un esigenza, concreta e reale, per ogni buon amministratore. Servizi e progetti sempre meno si troveranno entro i confini dei singoli Comuni perciò, creare un’istituzione in grado di interpretare una politica amministrativa sempre più territoriale è una prospettiva che, per quanto complessa, merita ogni sforzo. È opportuno affrontare alcuni aspetti. Prima di tutto occorre dare più efficienza alle funzioni delegate all’Unione dei Comuni e a questo occorre arrivare in tempi celeri. Solo dopo avere reso efficienti le attuali funzioni delegate è opportuno discutere di ulteriori settori. In secondo luogo nel momento in cui si realizzano istituzioni territoriali è opportuno creare le condizioni affinché pure chi le amministra possa sempre più rappresentare l’interesse territoriale nel suo complesso e non solo quello del territorio di provenienza”.

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