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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Unione dei Comuni, Morrone (Lega): "Stiamo a vedere se Frassineti alle parole farà seguire i fatti"

Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Nord Romagna, commenta così la nomina del nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese

"Non possiamo che stare a guardare con obiettività e curiosità se Giorgio Frassineti alle parole farà seguire i fatti". Jacopo Morrone, segretario nazionale della Lega Nord Romagna, commenta così la nomina del nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese. "Certamente - continua l'esponente del Carroccio - Frassineti ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno, cosa davvero ardua per un esponente del Pd. Le Unioni, e non solo quella di cui è diventato presidente, funzionano male o non funzionano affatto, penso in particolare all’Unione dei Comuni della Valle Savio. Inefficienze, autoreferenzialità dei presidenti e delle giunte, costi maggiorati per i cittadini e servizi peggiorati sono all’ordine del giorno". Frassineti parte quindi con il piede giusto, più efficienza – sostiene – altrimenti sarà meglio chiudere l’Unione".

"La Lega è senz’altro tra chi considera indispensabile ripensare le Unioni sia dal punto di vista organizzativo, che funzionale - continua il segretario romagnolo della Lega -. La Regione deve fare un mea culpa e metterci la testa seriamente, oltre alle gambe, per intenderci le risorse, invece di autocelebrarsi continuamente per una legge di riordino nata con il piede sbagliato. Non posso infatti che concordare con Frassineti quando parla di fallimento della famigerata legge Del Rio, da cui prende ispirazione la legge regionale, che la Lega ha criticato fin da subito: un castello di carte crollato di fronte alla realtà".

"Purtroppo gli errori del governo Renzi e dell’attuale esecutivo Gentiloni, visto che i ministri sono praticamente gli stessi, li stiamo pagando noi cittadini e molto salato - osserva Morrone -. Il falso scioglimento delle Province ne è l’esempio lampante. In ogni caso, il sindaco Davide Drei ha fatto bene a dimettersi, troppe cariche, infatti, portano certamente a commettere errori, ad arrivare lungo sui problemi, ad avere punti di vista discordanti e soprattutto a non mettere la testa sulle emergenze, che sono tante, di Forlì. Bene farebbe a prendere esempio da Drei anche il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, la cui voracità in fatto di cariche è proverbiale. Come anche i passi falsi commessi, forse per esagerato attivismo”.

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