I Verdi: "No all'urbanistica contrattata"
"Non meraviglia l’azione di propaganda organizzata per questa sera in Comune dall’Assessore Gardini : l’urbanistica contrattata è il faro del suo operare"
Non meraviglia l’azione di propaganda organizzata per questa sera in Comune dall’Assessore Gardini : l’urbanistica contrattata è il faro del suo operare. La nuova proposta di legge travolge i principi di buon governo del territorio che hanno costituito l’antico patrimonio della Regione Emilia Romagna. Generalizza l’urbanistica contrattata ma ciò non è nel programma con cui si è stretta l’alleanza di Centrosinistra per le elezioni del 2014 nè è nel programma di mandato della Giunta regionale .
Si tratta di una proposta scritta sotto dettatura dell’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili di Confindustria, che consegna il territorio agli immobiliaristi che potranno, in virtù dell'urbanistica contrattata eretta a modello generalizzato, mercanteggiare con le Amministrazioni locali le proprie scelte, dove insediarsi, quanto costruire ecc. ecc. Comune e Ordini professionali, questi ultimi travalicando i propri compiti e doveri istitutivi, fanno azione di propaganda utilizzando impropriamente il meccanismo dei “crediti formativi”, corsi di aggiornamento che i professionisti sono tenuti a frequentare per legge, per fare propaganda ad una proposta del “partito unico di governo” della Regione consentendogli di reclamizzarla a piacimento senza contraddittorio.
La legge punta alla ripresa dello sviluppo economico attraverso l’edilizia, subordinando agli interessi degli speculatori paesaggio, ambiente, territorio, patrimonio storico, riducendo se non annullando standard urbanistici e servizi, trasformando l'urbanistica da essenziale funzione pubblica esercitata nell'interesse di tutti i cittadini in una attività da sensali, con la capacità di iniziativa consegnata nelle mani dei privati che avranno mano libera nelle scelte e nelle localizzazioni, attraverso accordi “operativi”. Mai i Verdi avrebbero potuto sottoscrivere un programma avente al suo interno una proposta simile, che non esitiano a definire criminogena, capace com’è di mettere in campo capitali e soggetti per i quali perfino il testo della legge richiede una verifica preventiva tramite i certificati antimafia e l’Autorità anticorruzione
I Verdi, insieme a tanti esponenti delle associazioni e della società civile intendono promuovere la mobilitazione del tessuto democratico regionale che non può rassegnarsi ad una concezione esclusivamente mercantile dell’urbanistica, con i Comuni espropriati dalla diritto costituzionale di pianificare l’assetto del proprio territorio, con i tecnici pubblici ridotti al ruolo di mercanteggiatori.
Non vi è nessuna particolare attenzione per l’ambiente e per la qualità della vita, sono ridotte se non eliminate le dotazioni terroriali, è una colossale una bufala la sbandierata riduzione del consumo del suolo, sono messi a repentaglio i centri storici ecc..
Per contrastare questa proposta di legge, dichiarandoci del tutto liberi da ogni vincolo o patto di alleanza, i Verdi di Forlì hanno aderito insieme a tanti altri soggetti politici e associativi al comitato “ Giù le mani dall’urbanistica “ che si prefigge di fermare questa inaccettabile e pericolosa legge regionale.
Con questa azione i Verdi di Forlì confermano la propria linea politica in materia di governo del territorio che li ha costretti a presentare numerose osservazioni all’ultima variante al POC per la smisurata e inaccettabile dilatazione degli interventi di medio-grandi strutture commerciali che continuano a consumare terreno agricolo e ad accelerare il processo di distruzione delle attività economiche nel Centro Storico.
Verdi Forlì-Cesena