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Urbanistica, Rifondazione Comunista: "Il Consiglio comunale non approvi la variante"

"Complessivamente le modifiche riguardano migliaia di metri quadri che condizioneranno la geografica economica ed ambientale del Comune di Forlì", afferma Mancini

Rifondazione Comunista chiede ai consiglieri comunali di Forlì "di non approvare la variante in discussione nel Consiglio Comunale di martedì e di costruire un momento di dibattito aperto e partecipato nella città". Afferma Chiara Mancini: "Con la variante ai piani urbanistici vigenti, infatti, si individuano, nel solo territorio di Forlì, ben 96 nuove aree per l’insediamento di 25 strutture medio grandi di vendita (superiori ai 1500 mq) e 71 medio piccole, inferiore ai 1500 mq che si andranno ad aggiungere alle 109, medie e grandi strutture già esistenti. Il 75% di questi nuovi insediamenti ricadono in aree già parzialmente o interamente urbanizzate/edificate e il 25% in aree non ancora urbanizzate".

"Complessivamente le modifiche riguardano migliaia di metri quadri che condizioneranno la geografica economica ed ambientale del Comune di Forlì: per questo motivo è necessario fare un vero approfondimento con i cittadini stessi. Per dare maggiore risonanza alla nostra richiesta abbiamo lanciato una petizione online su Change.org che siamo sicuri riceverà in tempo un considerevole numero di adesioni - conclude -. Con questa variante, la pianificazione pubblica e collettiva viene subordinata agli interessi privati, in contrasto con il benessere di cittadini e della natura. La concorrenza, moltiplicando i supermercati e i grandi centri commerciali, distrugge il tessuto commerciale medio piccolo e provoca storture enormi urbanistiche e ambientali, lasciandoci spesso con enormi cattedrali del deserto".

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