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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Vanda Burnacci (PdL): "Tasse basse e alti servizi: brava la Metri"

Promossa l'amministrazione di Castrocaro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Ultimamente, spesso, sulla stampa locale sono apparsi articoli sulle candidature a Sindaco di Castrocaro delle prossime elezioni amministrative. La Lega Nord ha posto un veto sulla ripresentazione, dopo un mandato, del sindaco uscente Francesca Metri. La notizia è di rilievo: accade raramente che un Sindaco uscente venga di fatto sfiduciato da un partito della coalizione che l’ha sostenuto. Ho cercato perciò di capire se Francesca Metri avesse davvero operato con errori sostanziali. Ho cercato di capire attraverso indicatori oggettivi. Il rapporto tra i cittadini e la sua Giunta relativamente alle tasse è l’indicatore più importante, insieme a quello dei servizi.

 

Infatti oggi i Comuni fanno entrare nelle loro casse diverso denaro che proviene da imposte come l’I.C.I., l’addizionale comunale I.R.P.E.F., dall’imposta per la pubblicità e dalla C.O.S.A.P. (Canone Occupazione Spazi Aree Pubbliche). Inoltre i Comuni fanno entrare denaro che le famiglie pagano per le tariffe dei nidi, delle scuole materne, della mensa scolastica e dei trasporti. Le famiglie poi pagano anche servizi come l’acqua, la nettezza urbana e il gas ma le loro tariffe purtroppo vengono decise tra A.T.O. e Sindaci, in un rapporto “malato” in cui purtroppo i Comuni sono controllati e controllori.

 

Ma veniamo a Castrocaro, ai suoi Bilanci, alle imposte e alle tariffe che vengono proprio decise direttamente dal Sindaco e dalla Giunta e per cui nessuno può fare da scaricabarile. Per quanto riguarda l’addizionale comunale I.R.P.E.F., Francesca Metri ha applicato, ogni anno del suo mandato, lo 0,2: Castrocaro è tra i Comuni della Pianura forlivese che applicano la percentuale più bassa al pari di Meldola e Bertinoro, contro lo 0,3 di Forlimpopoli e lo 0,49 di Forlì. L’I.C.I. prima casa, prima della sua esenzione a carico dei cittadini, era al 5% :si caratterizza quindi come moderata, al pari di Bertinoro, contro il 5,3% di Meldola e il 5,5% di Forlì. L’imposta per la Pubblicità e la C.O.S.A.P. sono ferme rispettivamente all’11,47 e al 19,81: sono di gran lunga le più basse dei Comuni prima citati, con Forlì che svetta al 53,01 e 46,41: C.O.S.A.P. e imposta di pubblicità dimostrano che la Giunta di Castrocaro è stata attenta a non sovraccaricare le attività economiche. Né si può dire che si sia trattato di misure elettoralistiche perché tutte le imposte richiamate sono state applicate per tutti gli anni della legislatura.

 

L’anno 2012 è l’anno dell’I.M.U. e della rivalutazione degli estimi catastali della prima casa, la cui imposta sarà di nuovo posta a carico dei cittadini. Ma, conoscendo i dati del passato, sono certa che Francesca Metri deciderà le aliquote I.M.U. con il senso di misura finora adottato. Se poi, accanto alle imposte, andiamo ad esaminare il costo dei servizi per l’infanzia e gli anziani, scopriremo che i 4,4 euro per ogni pasto sono una misura medio-bassa, i 4,66 euro per ogni pasto a domicilio sono in assoluto la quota più bassa della pianura forlivese. Per quanto riguarda l’asilo-nido la banda 180/360 si presenta equilibrata, soprattutto perché la cifra minore presenta esenzioni.


Esaminando poi altri dati dei Bilanci comunali di Castrocaro, si scopre poi che il Comune è stato molto attento alla spesa: invece di azionare la leva delle entrate (tasse, imposte, tariffe), ha scelto la selezione e il contenimento della spesa. Da osservatrice non interessata (non conosco direttamente Francesca Metri), ho trovato e trovo giusto sostenere, da dati oggettivi, che la Giunta del Sindaco uscente Francesca Metri si presenta come virtuosa. Francesca Metri può a testa alta rendere conto del suo operato alle famiglie di Castrocaro e alle imprese del suo territorio.

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