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Ragni (FI): "La vestizione della salma ora a carico delle famiglie, un altro costo in più"

Le istruzioni regionali prevedono che "il personale della struttura sanitaria si limiti a svolgere le funzioni di competenza, nel cui ambito non è prevista la vestizione"

La vestizione della salma sarà esclusivamente a carico dell'agenzia delle pompe funebri e non potrà essere più eseguita dal personale dell'Ausl. E' quanto previsto dalla Direzione Prevenzione dell’Assessorato alla Salute della Regione Emilia-Romagna ha  ddefinito quale linea far tenere circa la vestizione di defunti all’interno di strutture sanitarie, diramando una direttiva alle Asl territorialmente dipendenti.

Le  istruzioni regionali prevedono che: "Il personale della struttura sanitaria si limiti a svolgere le funzioni di competenza, nel cui ambito non sono previste la vestizione e la tanatocosmesi della salma. Mentre  il compito della vestizione del deceduto e del confezionamento del feretro spetta all’impresa di onoranze funebri, preventivamente incaricata dai parenti del defunto  e non al personale infermieristico delle singole Ausl”.

A chiedere il ritiro del provvedimento è Fabrizio Ragni, capogruppo di Forza Italia e coordinatore provinciale di Forza Italia a Forlì-Cesena: "La disposizione sulla vestizione della salma, salvo diverse prescrizioni entrerà  in vigore lunedì, con un aggravio di costi a carico dei parenti del defunto che non possiamo fare altro che definire fuori luogo e vessatoria, un costo aggiuntivo che grava anche sugli operatori del settore che devono assorbire le vibrate proteste dei parenti dei defunti. Un’ingiustizia che è necessario  rimuovere dai regolamenti”.

L’esponente azzurro ricorda che su questa materia c’è una giurisprudenza variegata in tutta Italia:  “Altrove  non si paga niente, in alcune città la vestizione della salma viene svolta  dal personale infermieristico dell'Ausl e comunque c’è una diversificazione  del trattamento in base al fatto che il defunto provenga da un’abitazione privata piuttosto che da un  ospedale  o  una struttura  convenzionata con l'Ausl o se il Comune   sia dotato o meno di un obitorio pubblico. E oltretutto i comportamenti  in materia  sono difformi nei 4 ambiti territoriali che  formano la stessa Ausl Romagna”.

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