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Il vicepremier Salvini atteso a Forlì, Zanetti: "Renda onore ai partigiani straziati in Piazza"

Il candidato della "Lista Civica con Giorgio Calderoni" e consigliere comunale uscente del gruppo misto, Vico Zanetti, invita Salvini a rendere "onore a quei partigiani straziati in Piazza Saffi "

Venerdì sera è atteso a Forlì il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a sostegno del candidato sindaco della coalizione di centrodestra Gian Luca Zattini. Il candidato della "Lista Civica con Giorgio Calderoni" e consigliere comunale uscente del gruppo misto, Vico Zanetti, invita Salvini a rendere "onore a quei partigiani straziati in Piazza Saffi e a agli altri ricordati nel sacrario, anche quello davanti ai suoi occhi" e a scusarsi "per quel paragone calcistico, e per quell'assenza il 25 aprile ("Siamo nel 2019 e mi interessa poco il derby fascisti-comunisti", ndr)". Da Zanetti anche l'invito al vicepremier "a rispettare e capire cos'è la Carta Costituzionale su cui ha giurato, al momento dell'incarico".

Continua Zanetti: "Il 25 aprile non fu una partita, ma una guerra di liberazione", ricordando le figure di Silvio Corbari, Iris Versari, Adriano Casadei e Arturo Spazzoli (catturati e uccisi da nazisti e fascisti a Ca’ Cornio, nelle colline di Modigliana, e i cui corpi vennero appesi ai lampioni di piazza Saffi). "L'unica divisione il 25 aprile è quella tra la libertà voluta dal popolo, e la tirannia - evidenzia Zanetti -. Qualla libertà e qual popolo che si riassume nei partiti che costruirono l'arco costituzionale, dai liberali ai democristiani, dai monarchici ai repubblicani, dai democristiani a comunisti, dai socialisti agli azionisti. Cadere nell'ignavia e non scegliere tra quelle due parti, e ancor peggio avere dalla propria parte, come alleati, chi attacca quei martiri, è una scelta inopportuna e indecente. Quella piazza è un luogo sacro, conquistato alla democrazia con il sangue di quei giovani. La rispetti e faccia un gesto dovuto, come rappresentante della nostra repubblica, nata dal sangue di quelle vittime".

Sul tema della Liberazione nei giorni scorsi il sindaco uscente e candidato al bis a Santa Sofia, Daniele Valbonesi, aveva scritto una lettera a Salvini, evidenziando come "il 25 aprile non è “di qualcuno”, ma è di tutti gli italiani, di tutti coloro che persero la vita, di tutti coloro che contribuirono a rendere libera e democratica l'Italia. Chi è degno di rappresentare l'Italia e la sua storia è sceso in piazza a
ricordare quanto avvenne 74 anni fa".

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