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Lunedì, 29 Aprile 2024
Welfare

Welfare e salute, Forlì & Co: "E' urgente un’innovazione delle politiche sociali e sanitarie"

Così Federico Morgagni e Giorgio Calderoni del gruppo consiliare di Forlì & Co

Il Consiglio comunale di Forlì ha approvato il rinnovo dell’Accordo di programma per la salute e il benessere sociale, principale strumento programmatorio per la gestione associata dei servizi sociali e sociosanitari fra i Comuni del comprensorio. "Abbiamo espresso un voto favorevole, consapevoli dell’importanza di rafforzare l’integrazione dei servizi su scala territoriale, ma abbiamo sottolineato che tale rinnovo non può rimanere un mero atto di carattere formale e burocratico - affermano Federico Morgagni e Giorgio Calderoni del gruppo consiliare di Forlì & Co -.  La Giunta Zattini, dacché è entrata in carica, ha mostrato uno scarso interesse e una ancora minore capacità progettuale su questi temi, pochissimi dibattuti anche nel Consiglio comunale; pur trattandosi di questioni strategiche, con ricadute significative sulla vita dei cittadini, la Giunta si è limitata a svolgere un “compitino” burocratico, senza alcuna riflessione sui cambiamenti sociali da cui far discendere progetti di nuovi servizi".

Ecco perché, a nostro avviso, nel rinnovare l’Accordo triennale di programma il Comune avrebbe dovuto assumersi l’impegno di usare il periodo della sua vigenza per fare valutazioni approfondite sul funzionamento e sull'efficacia dei servizi esistenti, aprendo a tal fine un confronto serio con cittadini, associazioni di familiari e di volontariato, sindacati, gestori dei servizi - proseguono Morgagni e Calderoni -. Solo attraverso uno sforzo congiunto di mappatura e monitoraggio si può sperare a dare risposte efficaci alle esigenze dei cittadini e, nel rispetto anche delle nuove normative nazionali e regionali, sperimentare, laddove necessario, diverse forme di organizzazione dei servizi esistenti, ad esempio per le persone anziane e con disabilità, per garantire servizi aperti, integrati, ed inclusivi. 

"Vi sono in particolare alcuni ambiti in cui ci sembra necessaria e urgente un’innovazione delle politiche sociali e sanitarie alla luce dei mutati bisogni del contesto, primo fra tutti di tutto quella della non autosufficienza. Innanzitutto occorre fare un passo avanti nel coinvolgimento dei “caregiver” nei piani di intervento, riconoscendone e valorizzandone la preziosa funzione, cosa che permetterebbe una maggiore efficacia degli interventi e un efficientamento della spesa - continuano -. Senza dimenticare che una risposta rafforzata ai bisogni di cura permetterebbe il reinserimento nel mercato del lavoro di migliaia di figure di caregiver a tempo pieno, nella quasi totalità donne. In merito alla non autosufficienza vi è poi il tema delle degli investimenti per l’autonomia e accesso al lavoro delle persone con disabilità e della messa in campo di modelli personalizzati di sostegno alle persone vulnerabili, inclusi gli anziani non autosufficienti".

"Un secondo tema di enorme portata riguarda la valorizzazione della medicina di base, sia tramite il potenziamento dei servizi territoriali e domiciliari, sia attraverso programmi di prevenzione e cura che affianchino i medici di base nella gestione di patologie croniche, con specialisti ad hoc - sostengono gli esponenti di Forlì & Co -. E’ necessario inoltre lavorare per un nuovo rapporto fra ospedali e territorio basato su prese in carico condivise, e valorizzare le case della comunità quali luoghi di co-progettazione attiva degli interventi. Perciò è molto grave che Governo, con l’ennesima revisione del Pnrr, abbia nuovamente decurtato le risorse destinate al Servizio sanitario nazionale, con tagli proprio su ospedali di comunità, case di comunità, centrali operative territoriali, posti letto e attrezzature".

"Un terzo aspetto da monitorare riguarda l'aumento dei disturbi affettivi e relazionali negli adolescenti e nei giovani: fenomeni di ritiro sociale e isolamento, disturbi alimentari, emozionali e comportamentali che rischiano di sfociare in vere e proprie patologie. I dati disponibili parlano di un aumento di questi fenomeni nella misura anche del 30% in più rispetto al periodo pre covid - continuano -. Occorre prendere atto della gravità della situazione, anche sul nostro territorio, e rafforzare la capacità dei servizi di assicurare accoglienza, ascolto e presa in carico, a partire da un più efficace coordinamento di tutti i soggetti coinvolti (pediatri di libera scelta, psicologi, neuropsichiatria infantile, Csm, Acchiappasogni, consultorio giovani, ecc..), anche tramite la messa in campo di adeguate risorse in termini di organico".

"Le questioni, come si vede, sono numerose e di enorme importanza per la vita delle persone; il prezzo dell’incapacità di affrontarle e indicare soluzioni lo pagano i cittadini - concludono -. Per questa ragione, a inizio anno, il nostro gruppo consigliare proporrà al Consiglio comunale di iniziare a delineare, in termini di indirizzi politici, alcune priorità di lavoro che il Comune di Forlì, anche per il suo ruolo di capofila di Distretto, dovrebbe portare avanti nell'ambito dei piani attuativi dell'accordo di programma, per rendere più efficace programmazione, riorganizzazione e potenziamento dei servizi sociali e sociosanitari".

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