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Salute

Una banca dati genetica dei cittadini: al via il progetto di "Bioteca di popolazione"

"L’obiettivo è quello di creare una vera e propria banca dati genetica attraverso la partecipazione attiva della popolazione, che sarà messa a servizio della nostra salute", viene evidenziato

Sviluppare una banca dati genetica attraverso la partecipazione attiva dei cittadini. E' il progetto senza scopo di lucro della Fondazione Bioteca di Popolazione Onlus, un ente indipendente nato nel 2017, dall’incontro di cinque realtà associative della Romagna (Associazione Italiana Contro Le Leucemie-Linfomi E Mieloma Onlus Sezione, Associazione Vittorio Tison Onlus, Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Istituto Oncologico Romagnolo, Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Forlì-Cesena).

"La convinzione di questa nuova realtà, che si avvale del lavoro di professionisti scelti e tecnologie avanzate, è che la salute della comunità e dell’ambiente possa essere garantita solo per mezzo dell'impegno responsabile di ciascuno di noi - è stato evidenziato -. L’obiettivo è quello di creare una vera e propria banca dati genetica attraverso la partecipazione attiva della popolazione, che sarà messa a servizio della nostra salute. Chi aderisce dona il suo sangue, dal quale viene estratto il Dna che servirà per capire come sono maturati eventuali danni biologici. Tale sarà conservato nella bio-banca dell'Irst".

La missione è quella del miglioramento della salute pubblica promuovendo l’acquisizione, la conservazione, il trasferimento e il trattamento, secondo procedure standardizzate e certificate, di materiali biologici donati e dei dati ad essi associati; l’attività di promozione della tutela della salute; la formazione e l’informazione che favoriscano la partecipazione consapevole della cittadinanza ai processi decisionali in materia di salute e ambiente; e la selezione e l’avvio dei progetti di ricerca scientifica, grazie alla valutazione del comitato medico scientifico e del consiglio di amministrazione, che siano di particolare interesse sociale, svolti direttamente o affidati a Università, enti di ricerca e altre fondazioni qualificate.
 

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