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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Da Meldola a Melbourne con il sogno di fare musica: "Ma mi piacerebbe crearmi una base in Romagna"

Andy Maggio è nato nello stesso giorno di Jimi Hendrix: per chi crede nel destino questo è sicuramente un segno da non sottovalutare

E’ nato nello stesso giorno di Jimi Hendrix: per chi crede nel destino questo è sicuramente un segno da non sottovalutare. Andy Maggio, (Andrea Fabbri all’anagrafe) è un 33enne originario di San Colombano (Meldola). Tra poco più di un mese uscirà il suo secondo album, che racconta la sua vita negli ultimi anni tra la Romagna e l’Australia inseguendo la sua passione, la musica, in un’estate perenne, dopo avere lasciato una vita e un lavoro che non lo rappresentavano e lo facevano sentire quasi in trappola.

Andy a maggio scorso è tornato a casa, dopo tre anni e mezzo in cui trascorreva a Melbourne l’inverno per tornare in Italia solo d’estate, a fare concerti in giro per la Romagna. “Mi sono laureato in Comunicazione, poi per sei anni ho fatto il rappresentante - racconta a ForliToday - Ho colto al volo l’occasione, sono stato lasciato a casa da un progetto e ho deciso di prendermi una pausa, dedicandomi al 100% alla musica”. Andy, che da quando aveva 19 anni ha suonato in una band grunge, è partito con la sua chitarra nell’inverno del 2013 ed è arrivato a Melbourne. “Ho avuto la fortuna di conoscere persone che mi hanno portato da subito in locali dove si faceva musica dal vivo. Mi sono esibito a un ‘open mike’ (un microfono viene lasciato a disposizione di chi vuole cantare) il terzo giorno in cui ero là, ho cantato e suonato un brano rock potente e sono piaciuto”.

E così è iniziata la sua carriera da musicista, in inverno in Australia e in estate in Romagna. A Melbourne ha frequentato una scuola che gli ha permesso di poter restare e di imparare bene la lingua. “Il mio primo album originale è stato pubblicato in Australia, nel 2015, assieme a un batterista sardo che ho conosciuto là. E’ un EP di 5 brani, “Waking life”, vita di veglia, e parla di sogni. I miei brani rimandano a vivere i sogni, ho mollato un lavoro che non mi faceva stare bene e ora faccio quello che mi rende felice e gioioso”, afferma. La domanda viene da sé: si vive di musica? “Nei periodi in cui si suona molto si riesce a vivere bene, soprattutto d'estate. In Australia non si paga la Siae, per cui si guadagna di più”.

Ora Andy è tornato a casa con tanti progetti in cantiere. “Ho un’anima da viaggiatore indipendente: entro qualche anno vorrei crearmi una base qua in Romagna, ma voglio continuare a girare, soprattutto l’Europa del Nord, alla quale la mia cultura come musicista si rifá molto. Forse andrò a vivere per un po' a Berlino”. La musica di Andy spazia dal rock alla musica elettronica, genere verso il quale svolta l’ultimo album, che uscirà entro febbraio, “sposando le mie due anime”, spiega. L’ispirazione arriva dai Chemical Brothers all’ultimo Lucio Battisti pe intendersi. Si intitolerà “The healing” (la guarigione) e conterrà 10 brani, di cui uno in italiano. Il nuovo album narra “la mia guarigione dalle cattive abitudini di una vita che non era fatta per me. Ho anche un libro in cantiere, che di fatto racconta la mia fuga dal mondo delle multinazionali verso quello dell'indipendenza”. Secondo Andrea la canzone che lo rappresenta di più è “I'm in a roll”:racconta i primi mesi in Australia, quando era tutto nuovo, ma “io ero carico, perché la vita è solo qui e solo adesso. Là ho trovato un’energia particolare”. Ora questa energia fa parte di lui e l’intenzione è quella di portarla con sé, sempre in viaggio, sempre verso nuove esperienze e nuove sfide.

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