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Da Santa Sofia a Londra, due amici conquistano la medaglia di bronzo con il gin del territorio

Gin Cabala è nato infatti da un’idea di due amici, Neri, cantiniere presso l’azienda agricola Pandolfa/Noelia Ricci, e Peperoni, elettricista all’aeroporto Ridolfi di Forlì, entrambi di 37 anni originari di Santa Sofia. "Durante il periodo del Covid abbiamo iniziato un approfondimento per quanto riguarda i gin e da lì è partita l’idea della realizzazione di una nostra etichetta con tutte botaniche territoriali, della prima collina romagnola"

Un premio internazionale a Londra er il gin artigianale che arriva da Santa Sofia e conquista la medaglia di bronzo agli World Drinks Awards nella categoria gin, metodo London Dry, che si sono svolti lo scorso fine settimana. Per il Gin Cabala un riconoscimento internazionale e per Alessandro Neri e Mattia Peperoni, noi un traguardo molto importante: "È stato un premio inaspettato, ma un bellissimo riconoscimento per tutto quello che abbiamo fatto finora, per tutto il coraggio e la passione che ci abbiamo messo. Questo riconoscimento è solo il punto di partenza".

IL PREMIO
Il World Drinks Awards è un premio di caratura mondiale, si svolge annualmente a Norwich (UK) e mette a giudizio da parte di una giuria internazionale appositamente formata per ogni singolo prodotto da valutare. Ci sono varie categorie, si va dalle birre al rum, dalla vodka al whiskey fino ad arrivare al gin.
A questo punto ci sono le varie sottocategorie dei gin,tra le quali appunto il metodo London Dr,y che consiste in un gin realizzato con la distillazione di un macerato con alambicchi tradizionali o in corrente di vapore di alcol etilico. La classifica finale premia con oro, argento e bronzo tutte le categorie di distillazione a carattere nazionale. Gin Cabala ha ricevuto la medaglia di bronzo. "Un risultato assolutamente sorprendente, praticamente un sogno, considerando che siamo partiti da appena dieci mesi".

Gin Cabala è nato infatti da un’idea di due amici, Neri, cantiniere presso l’azienda agricola Pandolfa/Noelia Ricci, e Peperoni, elettricista all’aeroporto Ridolfi di Forlì, entrambi di 37 anni originari di Santa Sofia. "Durante il periodo del Covid abbiamo iniziato un approfondimento per quanto riguarda i gin e da lì è partita l’idea della realizzazione di una nostra etichetta con tutte botaniche territoriali, della prima collina romagnola - raccontano -. La partenza ufficiale però è avvenuta per scommessa, 'Se l’Italia vince gli Europei di calcio partiamo ufficialmente', ci siamo detti, un po' per scherzo, ma quegli Europei, contro ogni pronostico, li abbiamo vinti d’avvero, quindi la promessa è stata mantenuta. Subito abbiamo pensato al nome, Cabala, perché la fortuna sorride a chi sa coglierla. Cabala per noi fa riferimento ad un gesto, un movimento o una situazione che serve per portare la buona sorte dalla nostra parte. Gesti che abbiamo mantenuto per tutto il periodo degli Europei e che hanno portato fortuna. Da qui è partito tutto il progetto, innanzitutto la ricerca delle botaniche, che abbiamo selezionato meticolosamente dalle prime colline del nostro territorio, immerso nello splendido Parco Nazionale delle foreste Casentinesi, tutte rigorosamente autoctone, cercando di trasferire nella bottiglia ciò che il nostro territorio ci ha donato".

"Siamo poi passati alla ricerca della distilleria che è stata lunga e complessa, ma ha ripagato portandoci a L’Aquila, nella distilleria 67/100, la quale ha lasciato sfogo alla nostra curiosità e continua ricerca della ricetta perfetta. La scelta delle bottiglie 100% vetro riciclato con tappo in sughero con carboni attivi è stata più rapida, ci ha colpito subito il suo stile retrò che ricorda le bottiglie durante il proibizionismo, inoltre per l’artigianalità che ci contraddistingue anche le etichette sono incollate e numerate a mano singolarmente rendendo ogni pezzo unico. Gin Cabala è un distillato Premium per la qualità delle botaniche e l’artigianalità di tutto il processo dalla distillazione all’imbottigliamento. Gin che rimane morbido e secco al palato con il suo mix di botaniche floreali e balsamiche che conferisce al distillato un carattere ben distinto e riconoscibile. Le classiche note di ginepro sono accompagnate da quelle più morbide dei fiori d’acacia e sambuco, sul finale emerge la dolcezza delle bacche di rosa canina e sorbo essiccato che va a controbilanciare il gusto secco ed erbaceo della radice di tarassaco, del cardo e dei chicchi di grano gentil rosso. Il gin è ancora spiccatamente territoriale e locale, prodotto in piccoli lotti e distribuito direttamente dai produttori", concludono.

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