A proposito dei parcheggi in zona universitaria
Mi chiamo Barbara e ho abitato fino al 1994 in Via I° Maggio dove abita ancora mia madre. La scorsa primavera ho chiesto un colloquio con il geometra del Comune che, mi era stato detto, si occupa della viabilità. Presentandomi, ho lamentato il grave disagio in cui si trovavano i residenti nella zona compresa tra V.le Corridoni, V.le Bolognesi e Via II Giugno, soprattutto quelli privi di posto auto all’interno del proprio cortile/giardino, da quando c’è l’università: parcheggio selvaggio dalle 8 della mattina alle 5-6 del pomeriggio ed impossibilità per i residenti di trovare un posto per la propria auto. Mi fu risposto che il problema era all’ordine del giorno e mi fu illustrata la piantina con le modifiche che sono state attuate in questi giorni. Obiettai che riducendo il numero dei parcheggi, come programmato, i residenti avrebbero avuto difficoltà ancora maggiori. Chiesi, quindi, se tali minori posti auto potessero essere riservati tutti esclusivamente ai residenti, ma pare che sia impossibile, o quanto meno che fossero posti a pagamento per tutti i non residenti, ma l’opzione, pur se presa in esame, era stata scartata perché non ci sono soldi per i parchimetri (!!!)
Sbottai molto seccata che quindi per i residenti la situazione si sarebbe aggravata. Un impiegato con cui non stavo parlando (gli davo le spalle) senza presentarsi mi intimò di moderare i toni e di non limitarmi a guardare solo il mio cortiletto, tanto più che la soluzione era stata concordata con il Comitato di Quartiere. Non ho voluto ribattere, riservandomi di rivolgermi al Comitato di Quartiere. Per gravi motivi personali non ho più potuto seguire la vicenda fino a quando, qualche giorno fa, mia madre mi ha illustrato i cambiamenti effettuati furtivamente nel corso della notte con grande stupore di tutti i residenti. Chiedo al Comitato di Quartiere: non sarà un obbligo, ma prima di prendere decisioni del genere non sarebbe opportuno interpellare anche i diretti interessati e avvisare con qualche anticipo dei prossimi cambiamenti? Al Comune e ad Alma Mater Studiorum chiedo: nel grande progetto di ristrutturazione dell’ospedale per trasformarlo nella sede forlivese dell’università, nessuno ha pensato all’afflusso di persone che avrebbe determinato e, prima ancora di avviare i corsi, ha ritenuto di creare le infrastrutture (parcheggi) necessarie per soddisfare le esigenze di questo nuovo pubblico senza danneggiare i residenti? Evidentemente no.
Eppure le soluzioni sono piuttosto semplici e sotto gli occhi di chiunque: - In primo luogo non si capisce perché la vasta area disboscata all’interno del parco del campus (che nei progetti doveva diventare parco pubblico) non possa essere utilizzata in toto come parcheggio, dal momento che, con buona pace dei Verdi, il danno all’ambiente è stato fatto. Questo spazio è sempre quasi vuoto. - L’ex ospedale Morgagni aveva ampi sotterranei: qualcuno ha preso in esame l’ipotesi di ricavarne una rimessa per le auto? - Il parcheggio di Via Lombardini potrebbe essere alzato di un altro paio di piani, raddoppiandone la capienza e anche il parcheggio di Piazzale Igino Lega potrebbe diventare multipiano, così come quello di via Zanchini (attraverso il giardino pubblico e via XXIV maggio 7-8 minuti a piedi all’ingresso dell’università) - Trasformare in multipiano anche il parcheggio della stazione che, in questo momento, non è sufficiente neanche per i Forlivesi pendolari, mentre, triplicandone la capienza, potrebbe ospitare anche le auto di studenti che, con navette dedicate, potrebbero arrivare in facoltà in 5-6 minuti
Leggo sui quotidiani locali che lo Stato attraverso il bando “Periferie” stanzierà per Forlì 8,3 milioni di euro a cui si aggiungeranno finanziamenti del Comune e di Privati per ulteriori 7,5 milioni. La nostra amministrazione ha deciso di utilizzare questi fondi, non per riqualificare le periferie, ma per interventi massicci nel centro storico: tra gli interventi previsti non si parla di parcheggi, se non di quello del San Domenico. Pretendiamo di ravvivare il centro storico, dopo che lo abbiamo ucciso con la costruzione di un inutile centro commerciale, ma non diamo ai Forlivesi la possibilità di arrivare in auto vicino alle piazze principali: perché non rendere multipiano anche il parcheggio di piazza del Carmine? Perché non trasformare in parcheggio l’ex Teatro Romagna ormai in disuso da anni e l’ex Universal di Via Maceri? Concludo invitando il Comitato di Quartiere Borgo Cotogni e l’Amministrazione Comunale a rivedere le proprie decisioni in merito alla citata zona universitaria, riservando il parcheggio nelle relative strade alla sola popolazione residente.