Un lettore: "Non riattivare l'aeroporto, inquina troppo. Farci invece una smart city"
Caro Sindaco, il premio nobel per la medicina Alexis Carell diceva il metodo e' imposto dall'oggetto e quando ce ne dimentichiamo facciamo degli obrobri. E' la realtà che decide e in una città come Forlì e con la velocità dei collegamenti con Bologna la verità è che l'aeroporto non serve più tanto. Se pensiamo allo stress ambientale che vive Forlì con la configurazione della pianura padana che impedisce il ricambio d'aria, due inceneritori che compromettono assieme all'autostrada e la via Eemilia la salute di chi ci vive nel mezzo, se tornassimo ad attivare anche l'aeroporto ci giocheremo l'altra metà di Forlì che si sta per il momento salvando dalle emissioni (https://www.arpae.it/cms3/documenti/_cerca_doc/rifiuti/inceneritori/enh_coriano.pdf)
Se poi arrivassero le trivelle e la conseguente combustione in torcia collegata alle perforazioni, cio' che aumenteremmo a Forli' sarebbe sicuramente il conto corrente di qualcuno ma soprattutto il numero di visite all'IRST. Allora ecco l'occasione: creare la prima vera smart city nell'area ex aeroporto, creando una nuova area residenziale (una free emission area), dove non vi sono tasse per chi vi abita e che chi vi vuole vivere accetti il ricircolo totale dei prodotti, i supermercati al suo interno devono vendere solo prodotti 100% ricircolabili senza ingombranti confezioni, chi ci vive deve avere o mezzi elettrici o utilizzare i mezzi pubblici elettrici al suo interno e così via. Pensi che valore edilizio acquisterebbe l'area! L'occasione è dietro l'angolo, Sindaco!
Massimo Onofri