Centro storico, un quadro desolante
Mi chiamo Antonio Farolfi. Abito e lavoro in centro storico da 68 anni, non so se questa sia una fortuna o una sfortuna perché assisto ogni giorno avanzare sempre più il degrado. Questa mattina, per esempio, ho avuto la malaugurata idea di percorrere a piedi corso Mazzini. Sono rimasto allibito nel constatare che da via Achille Cantoni a Piazza Saffi sono aperti solo tre negozi: una farmacia, un tabaccaio, e un negozio di cover cinesi; per non parlare poi della galleria di fronte alla Chiesa del Carmine, trascurando la realtà di via Ravegnana. Ho constatato, inoltre, che il palazzo degli uffici statali è da anni cantierato. Mi risulta inoltre che altri due negozi in via delle Torri nel medesimo palazzo stanno chiudendo. Non parliamo poi di piazza Saffi; ogni commento è superfluo, persino i negozi sotto al Palazzo Comunale sono in parte abbandonati. Qualche nuovo tentativo di qualche coraggioso esiste solo in via G. Regnoli; speriamo che riesca… Per esperienza diretta ho constatato che tutto, di fatto, è rivolto contro la libera iniziativa, anche se ciò avviene in maniera volontaria: c’ è un rimbalzo tra i vari Enti e le varie Normative per cui non sai mai con chi arrabbiarti.
Per esperienza diretta ho constatato che per aprire una ristorazione in centro storico se superi i 100 mq, necessitano 4 bagni; per poter nello stesso locale fare le fogne nuove, necessita l’archeologia; se la rubinetteria del bagno non ha i maniglioni o la cellula fotoelettrica, non è a norma. I locali interrati devono essere con pavimentazione lavabile, se la pavimentazione è di cemento non è sufficiente. Mi chiedo se diversamente i venditori di kebab, con tanto di sedie e tavoli sull’esterno, sono dotati di almeno un lavandino per lavarsi le mani; credo che sia superfluo chiedere se sono dotati anche di un solo bagno. Osservo i locali cinesi che non orario né di apertura né di chiusura, sarei curioso di sapere che tipo di contratto di lavoro hanno. Quando fai domande su quanto sopra esposto, ti viene risposto che è la Normativa e ogni Ufficio scarica sull’altro la responsabilità. Sono a chiedermi se il Sign. Sindaco e i sig.ri Assessori abitino in centro storico o se frequentano il centro storico solo negli orari di ufficio, rimanendo cioè fuori dalle mura cittadine per il resto della giornata e nei festivi e prefestivi.
Sono 45 anni che piazza Saffi è isola pedonale, ero ancora studente universitario quando se ne parlava; probabilmente è giusto che lo sia, sono comunque a chiedermi se qualche ufficio competente ne abbia mai fatta verifica . Lo stesso dicasi per la viabilità: i 4 corsi di Forlì sono tutti in entrata. Le uscite principali avvengono da via G. Regnoli, da via Palazzola e da via G. Saffi. La circolazione interna avviene con l’attraversamento di tre parcheggi: piazza Morgagni, piazza Cavour e piazza Guido da Montefeltro. Quando ero giovane il centro storico di Forlì aveva 20.000 abitanti, ora ne ha 11.000 di cui il 30% extra comunitario. Ciò significa che oltre la metà dei fabbricati del centro storico è privo di ordinaria e straordinaria manutenzione. Come ho già avuto modo di affermare in altre sedi, il problema del centro storico non sarà sismico ma sarà statico, essendo la maggioranza delle coperture degli edifici realizzata con travi in legno spesso degradate e fatiscenti. Sono a chiedermi che cosa sia stato fatto per il centro storico in questi ultimi anni sotto l’aspetto abitativo, commerciale, viabilità e altro. Unica attività attualmente visibile che sta lentamente spegnendosi sono i mercoledì del cuore.