"Cigni infangati al Parco Urbano. Uno spettacolo desolante"
Recita la segnalazione: "Nei giorni scorsi sono entrato nel Parco Urbano Franco Agosto e ho fatto un giro in quello che era uno dei fiori all'occhiello della nostra città. Lo spettacolo è stato immediatamente desolante. Ovunque fango, devastazione e rovine. Proseguendo nella passeggiata sono poi arrivato vicino a quello che un tempo era il laghetto ove vivevano cigni, anatre, oche, tartarughe ed altri animali e il mio stato d'animo a quel punto è cambiato, in peggio, perché i pochi animali sopravvissuti mi sono subito venuti incontro, infangati, affamati, con lo sguardo disperato e implorante perché, mi è stato subito chiaro, che la fame e l'abbandono era la loro vita da 45 giorni. Piccoli anatroccoli, nel frattempo, nuotavano della melma decomposta. In tutta l'area l'erba è scomparsa, l'acqua del lago è putrida, la recinzione, salvo che in una piccola zona, è ancora in piedi per cui ad alcuni animali è impossibile uscire e poter così raggiungere i terreni delle zone più alte dove ancora esiste un pò di erba.
Insomma una situazione per loro di attesa della morte e in ogni caso di evidente sofferenza. Io sono conscio delle difficoltà, dei problemi, dei disastri, dei lutti che l'alluvione ha provocato, e che vengono prima le persone degli animali, però dopo 45 giorni qualcosa in più doveva essere fatto. Se non si riusciva ad assistere gli animali si poteva trasferirli, si poteva chiedere aiuto alle associazioni animaliste che sarebbero state ben felici di dare una mano, ma forse così poi sarebbero nati i soliti problemi delle competenze, dei 'permali,' del 'qui comando io'; però, per una volta, si sarebbe potuto soprassedere dall'attuare un simile atteggiamento da parte delle Autorità pubbliche che quindi avrebbero ben potuto chiedere un supporto. Alla fine, comunque, poco o nulla e stato fatto e forse si sarà pensato che, nella peggiore delle ipotesi, gli animali scomparsi sarebbero poi stati sostituiti con altri da acquistare alimentando così il Pil locale (solo che in questo caso si tratta di essere viventi). In ogni caso le foto dei cigni infangati e affamati, nell'acqua putrida, ripeto dopo ben 45 giorni, sono immagini che non avrei voluto vedere nella città ove risiedo da quando sono nato e che mi hanno veramente colpito. Le foto attestano la situazione che ho appena descritto".