"Rapina da Altero, nessun messaggio di vicinanza verso le commesse"
Riceviamo e pubblichiamo: "Vorrei accendere i riflettori su quelle donne e madri di famiglia che ogni giorno compiono il loro dovere lavorando come dipendenti della pizzeria Altero e che ogni giorno, oltre a una fragrante e storica pizzetta, ci regalano un sorriso fino a notte tarda. Capita cosí che alcune sere orsono un gruppo di quattro malviventi armati, malintenzionati e, per quanto si legge sulla carta stampata, ben organizzati, compiono una rapina portandosi via il registratore di cassa, tra minacce contro le dipendenti e sciorinando un coltello. Ebbene, abbiamo letto tutti i proclami dei nostri amministratori locali che, nel loro tentativo di rassicurarci, ci assicurano sicurezza in un centro storico dove si percepisce solo violenza soprattutto nelle ore notturne e tante parole di solidarietà verso il titolare dell'attività commerciale che ha subito la rapina.
Ma le dipendenti? Quelle dipendenti che hanno sofferto e vissuto direttamente l'azione di quei malviventi. Quelle donne che hanno guardato negli occhi i rapinatori mentre intimavano di non intralciare la loro azione balorda. Impietrite per la minaccia di un coltello puntato verso le loro vite si chiedevano cosa mai avrebbero potuto subire da quei quattro ostinati a raggiungere il loro scopo. Nessun messaggio di vicinanza è stato rivolto a queste donne per il danno sofferto; nessuna osservazione sul fatto che la loro vita ha corso un serio rischio mentre stavano eseguendo il loro lavoro da dipendenti. Nessuno, autorità o rappresentante di settore, si è rivolto a queste madri di famiglia chiedendosi quale trauma abbiano vissuto e quale strascico lascerà dentro di loro che sono le vere vittime di quella rapina di cui così tanto si parla in considerazione solo della storica nomea dell' attiva commerciale. Nessuno che si sia schierato pubblicamente per vicinanza a quelle lavoratrici che, a poche ore dal giorno dedicato alle donne, abbia rivolto un messaggio di solidarietà per cercare di sollevarle dal ricordo e dalla sofferenza interiore che tutt'ora vivono a distanza di pochi giorni dall'accaduto criminale. Forlì tace e non c'è mimosa che tenga".