"Gasolio nell'area alluvionata della Rocca"
Recita la segnalazione: "Che bello il fossato della Rocca di Forlimpopoli, colmo d’acqua come nel suo lontano passato rinascimentale. Se non fosse che l’immagine idilliaca è stata frutto di un’alluvione che ha messo in ginocchio la Romagna intera. Consapevoli che in questi giorni tristi sia stato fondamentale aiutare chi abbia subito danni, non possiamo neppure tacere su situazioni che ancora una volta mostrano la scarsa efficienza dell’amministrazione artusiana. Riavvolgiamo il nastro. La foto scattata nei giorni del diluvio parla chiaro più di ogni parola. E come sorvolare su un odore pungente e diffuso in tutto il centro storico. Si sarebbe dovuti intervenire subito incaricando una ditta specializzata in bonifiche ambientali. Invece nulla ed ecco l’erba bruciata dal mefitico prodotto come la seconda foto evidenzia. Peggio di un potente diserbante. Bonificare ora, sarà più difficile e costoso. Ricordiamo che l’area verde in questione, per quanto trascurata e ben poco valorizzata, è meta di numerosi bimbi.
Se l’incidente è stato sottovalutato e non si è agito tempestivamente, ci chiediamo come sia possibile che qualcuno abbia sversato un derivato del petrolio. Presto detto. Prima che l’impianto di riscaldamento degli uffici comunali fosse convertito a metano, c’era una cisterna interrata che veniva periodicamente rifornita di gasolio. Nonostante siano trascorsi molti anni, la bonifica del contenuto residuo non è mai stata realizzata e oggi siamo a constatare il disastro. A essere ancora più precisi, pare, da voci di corridoio, che il progetto fosse stato portato a termine dagli uffici tecnici, ma non ci è dato sapere per quale motivo non sia stato avviato l’intervento di messa in sicurezza con la dovuta sollecitudine. Che dire, chiediamo un intervento deciso. Una valutazione dei rischi ambientali e una bonifica quanto mai urgente senza dover assistere alle scene pietistiche di un’amministrazione che piange sul gasolio versato".