Infestazione della processionaria a Barisano, la segnalazione di un lettore
A seguito delle numerose segnalazioni della presenza dei nidi di processionaria pronti a schiudersi sui pini della corte della Chiesa e Cimitero di Barisano, già da oltre una settimana il Comitato di Quartiere di Barisano ha avvisato della questione il Comune di Forli. Il Comune ha 'rimpallato' dicendo che il terreno è di proprietà della Curia e che è il proprietrio a dover intervenire. La Curia interpellata ha risposto di non avere i mezzi per effettuare la disinfestazione. Di che mezzi parla? Nessun cittadino comune ha i 'mezzi' per effettuare una simile disinfestazione, ma basta alzare il telefono e richiedere l'intervento di qualche operatore del settore. A Forlì non solo è presente una delle più grosse aziende di prodotti per disinfestazione, ma basta digitare su google 'disinfestazione Forli' per trovare chi può effettuare l'intervento.
Forse la Curia non sa che esiste un Decreto Ministeriale "MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALIDECRETO 30 ottobre 2007 - Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa (Den. et Schiff). (pubblicato sulla G.U. n. 40 del 16-2-2008)" (chi lo vuole leggere lo trova qui: https://www.procestop.com/legge_e_sanzioni.html). Da notare nel titolo del decreto "LOTTA OBBLIGATORIA". Il Decreto prevede inoltre delle sanzioni "Secondo le recenti modifiche al D.M. del 30 Ottobre 2007, se il proprietario della pianta non comunica la presenza dei nidi di processionaria al corpo forestale o al servizio fitosanitario regionale la sanzione è di 50 € per albero, se il nido è stato segnalato, ma non viene rimosso l'importo della sanzione è di 1000€ per albero." Forse i signori non sono al corrente della pericolosità dell'insetto i cui peli urticanti allo stato larvale sono velenosi, e possono provocare nell'uomo l'insorgere di eritemi, congiuntivite, asma e difficoltà respiratorie, vomito, dolori addominali. La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l'erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell'insetto. I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano la distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua. Altri sintomi sono febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest'ultima può essere anche emorragica.
Cosa sta aspettando la Curia a intervenire, che qualcuno o qualche animale si faccia male? E perchè nonostante le segnalazioni, non ha neanche messo un cartello per avvisare i parrocchiani del PERICOLO che incombe ESATTAMENTE SOPRA LA TESTA di chi entra nel Cimitero?