Accerchiata di notte in zona stazione, paura per una ragazza: "Salva grazie ad una finta telefonata"
Brutta avventura per una ragazza di 31 anni nei pressi della stazione ferroviaria di Forlì, che fortunatamente si è risolta con solo un grande spavento ma senza conseguenze fisiche per la giovane. "Lunedì sera sono arrivata in stazione intorno alle 23 - racconta C. nella sua segnalazione alla nostra redazione - con il treno proveniente da Bologna, che purtroppo era in ritardo. Mi sono diretta, da sola, a piedi verso la mia auto che avevo parcheggiato verso la fine di via Alessandro Volta, quasi nei pressi dell'incrocio con via Bertini".
"Superate le Poste, in pratica di fronte all'incrocio che a destra porta dentro il PuntoBus, sono stata adocchiata da alcuni tipi in bicicletta. Di questi, uno lo avevo appena incrociato davanti alle Poste: è a questo punto che l'uomo, sulla quarantina e con un giubbotto catarifrangente, ha cambiato la propria direzione di marcia ed ha inziato a seguirmi. Ad un certo punto sono stata raggiunta anche dagli altri. In pratica sono stata accerchiata con fare minaccioso".
Per la ragazza, che tornava da un viaggio di lavoro a Milano, sono stati secondi interminabili. Ma il suo sangue freddo l'ha spinta a tirare fuori il telefonino e a fingere una chiamata: "Ciao, sono qui, mi vedi? - racconta C. - Ho iniziato a sbracciarmi come a farmi vedere da un fantomatico amico presente in fondo alla via, loro hanno continuato a seguirmi per qualche metro e poi sono scappati".
"Quando finalmente ho raggiunto la macchina mi è salita tutta l'adrenalina che fino a poco prima ero riuscita a controllare - spiega ancora la 31enne, che ha dichiarato che probabilmente non presenterà denuncia alle forze dell'ordine - Voglio fare questa segnalazione per mettere in guardia tutti, soprattutto le ragazze. Se non avessi messo in atto quella 'sceneggiata' non so come sarebbe andata a finire..."
(FOTO DI REPERTORIO)