"Paziente in fin di vita umiliato dal dottore, abbiamo cambiato medico di base"
Recita la segnalazione:
Scrivo con disperazione per un fatto grave che è successo a casa nostra, venerdì scorso. Sono una cittadina di Forlì da più di 15 anni, sposata con un ex camionista malato di cancro in fase terminale. E' stato dimesso il 7 settembre dall'ospedale ed è stato trasportato con l'ambulanza a domicilio in terapia domiciliare, in contatto con la dottoressa coordinatrice dell'Unita Palliative, nell'ambito di un piano palliativo per malati in fin di vita che hanno desiderio di chiudere gli occhi a casa loro, una dottoressa molto professionale, una persona di una gentilezza rara. Venerdì c'è stata la visita della dottoressa con l'Infermiera. Mi dice che deve arrivare anche il nostro Medico Di Base per timbrare il piano, convocato dall'equipe di Unità di Cure Palliative e non da noi.
Dopo un ritardo abbastanza grosso circa 40 minuti, questo dottore arriva, scendo in cortile parlando a telefono con lui perché non trovava la strada e sento una voce che si lamentava, con una pioggia di diverse parolacce. La frase più grave che ha toccato la dignità dì mio marito come malato e paziente è stata “Mi rompete le palle con questo moribondo“. Era convinto di parlare al telefono con la dottoressa o con l'infermiera. Ha poi continuato a sfogarsi nei miei confronti dicendo che avevamo fatto diverse richieste per esami di sangue di mio marito nel mese di Agosto sapendo che era moribondo. Il dottore ha umiliato il paziente in casa sua e demoralizzato mio marito. Siamo delusi di suo comportamento indegno e incivile, per questo abbiamo fatto un cambio del Medico di Base.