Un ringraziamento alla scuola primaria Madre Clelia Merloni
"Dirò cose scontate che tutti vivono, sentono, sanno, dicono: viviamo la crisi più grave dopo le due guerre mondiali, tutto andrà bene, gli italiani sono uniti e ce la faranno. Ma la paura, lo sconforto e l’egoismo sono bestiacce sempre pronte a roderci il cuore, per cui credo che ci sia bisogno di qualche riflessione positiva in più. I nostri bambini sono a casa, i più fortunati con i genitori, tutti però sono collegati con i loro insegnanti. La mia bimba frequenta la prima elementare alla scuola primaria madre Clelia Merloni, una piccola realtà privata, da anni presente nel territorio.
La scuola è chiusa purtroppo come tutte le altre, ma la mia piccolina ogni pomeriggio fa, con più o meno entusiasmo, i compiti e non si sente affatto abbandonata dai suoi insegnanti. Tutti noi viviamo questo nostro tempo con grande difficoltà, preoccupati per la salute, ma anche per l’economia e tutti siamo chiamati a sacrifici che possono riguardare la nostra libertà. Ecco, quando tutto questo sarà finito, vorrei avere la libertà di ritrovare la nostra piccola scuola forte e non piegata dalle difficoltà economiche di una evento epocale e globale. Vorrei ritrovare e riabbracciare gli insegnanti che ora, da lontano, ma non per questo meno vicini, cercano di sostenere la mia piccola inventandosi dal nulla una nuova didattica.
Per chi non l’avesse capito, cercare di trasmettere contenuti al di fuori dei tradizionali sistemi, inventarsi forme di comunicazione a distanza, in un periodo in cui abbandonarsi alla depressione è assai facile, sono compiti assai difficili. Gli insegnanti della nostra scuola stanno facendo tutto il possibile, un grandissimo abbraccio. A loro e a noi tutti dedico alcune parole che papa Francesco ha detto in una delle sue ultime omelie: ”Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell’intelligenza. Non mollare mai...soprattutto non mollare mai le persone che ti amano. Non rinunciare mai alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile"