Le proposte per valorizzare Corso della Repubblica
Recita la segnalazione: "Bella notizia l’annuncio del sindaco di Forlì relativa alla riqualificazione di corso delle Repubblica. Ho visto i rendering in internet. Certo che le lastre di granito, utilizzate, come da immagini, per le aree pedonali e percorsi ciclabili, conferirebbero un tono di eleganza alla strada. Ho scritto “conferirebbero” poiché ho i miei dubbi che possa essere sufficiente una pavimentazione in granito per conferire il nuovo decoro. Però, nell’articolo si parla di panchine ed altro, non ulteriormente specificato. Qualcuno nei commenti ha menzionato che le stesse lastre sono state (da tempo aggiungo io) utilizzate a Cesena. È vero, ma a Cesena la specifica eleganza di quelle strade, è dovuta soprattutto alla chiusura al traffico e una abbondanza di esercizi commerciali con attraenti proposte commerciali, fra cui bar, bei negozi etc.…
Purtroppo temo che finché ci saranno delle auto in transito o parcheggiate, la serena fruizione da parte dei pedoni sarà snervante. Dal mio piccolo punto di vista di semplice architetto, suggerisco che si dovrebbero identificare dei nuovi parcheggi nei dintorni del corso della Repubblica, in modo tale da far raggiungere l’area comodamente. In ogni caso provvedere parcheggi per handicappati. Inoltre, se “si fa bella la strada”, bisogna anche attirare le persone. Ho letto che saranno alloggiate delle panchine, spero tante, e comode. Ma proprio tante, e che nei pressi delle panchine ci siano sufficienti stalli per biciclette e ricariche per cellulari o connessioni ad internet. Questa volta collegarsi ad internet spero non per isolarsi dal mondo esterno navigando, piuttosto per poter ordinare bevande e cibo ai bar, o giornali e riviste alle edicole della strada o delle vicinanze. Sarebbe confortevole se ci fosse abbastanza spazio per poter inserire delle fioriere a fianco le panchine.
Infine, per definire meglio il “quadro”, oltre alle “tante” panchine, si dovrebbe soddisfare anche la necessità di toilette pubbliche, non a pagamento. Disposte in quantità sufficiente e aperte ben oltre l’orario di chiusura dei negozi. Successivamente, per stimolare i privati ad aprire esercivi commerciali lungo il corso, potrebbe istituirsi (per il primo anno di attività) una zona economica speciale: meno tasse, affitti controllati, e prezzi di vendita concordati con il Comune. A questo punto mi chiedo: si apriranno le solite proposte gastronomiche, le uniche oramai in apertura un po’ dappertutto? Forse per evitare tutto ciò si potrebbe forzare virando verso una differente attrazione. Per esempio, prevedere delle pedane lungo la strada (al posto delle auto parcheggiate), utili per far esprimere gli artisti di strada ed intrattenere le persone. Oppure aree in cui volontari (accreditati) affrontino i più svariati argomenti, non ultima che spieghino anche un po’ di storia di Forlì, producendo dibattiti e conversazioni, incrementando la conoscenza in generale.
Magari così si scopre che Caterina Sforza, la ricca milanese, ha versato molto sangue innocente a Forlì, facendo trucidare, in un paio di occasioni, intere famiglie forlivesi a lei ostili, fra cui donne incinte e bambini. E quando dopo la sua lunga prigionia a Roma, papa Alesando VI fu costretto a liberarla, le propose di tornare a Forlì, ma i forlivesi si ribellarono e dissero che avrebbero preferito accogliere il diavolo piuttosto che Caterina. La “poverina” andò a Firenze dove già da decenni aveva portato tutte le sue ricchezze spostandole da Forlì. - Infine, tanto per rimanere legati al cibo, così importante nello scenario urbano odierno, si potrebbero organizzare gazebo in cui si istruiscono le persone a scegliere e consumare il cibo sano; quasi una “campagna promozionale contro il cibo spazzatura”.
Si potrebbero organizzare delle lezioni di cucina tradizionale tenute da pensionati. Oppure dei laboratori in cui rieducare al cibo sano e tradizionale. Concludo aggiungendo che ho solo ipotizzato alcune idee per un miglior utilizzo di uno spazio pubblico per persone e non per le macchine. Molti quando leggono “area pedonale” vanno su tutte le furie, ma io invito tutti a viaggiare e vedere il mondo, ma non solo per andare sulle spiagge, ma aprire i propri orizzonti".
Germano Romano