Si spegne l'inceneritore di Ravenna: "Ma quei rifiuti come arriveranno a Forlì?"
Oramai sembra assodato che da gennaio 2020 l‘inceneritore di Ravenna esalerà l’ultimo fumo e i rifiuti della città dove riposa Dante saranno dirottati sui due inceneritori di Forlì. Già appare strano che una città di 159.057 abitanti debba riversare la sua immondizia negli inceneritori di una citta con 117.946 abitanti (Istat 2017). Forlì dovrà aumentare il volume del pattume da incenerire fino al limite previsto con aumento dell’emissione di fumi. Per altro la nostra città a questo punto avrà un inceneritore ogni 59 mila abitanti. Quindi con la stessa proporzione Roma, che di abitanti ne ha 2 milioni e 873 mila, dovrebbe dotarsi di 48 inceneritori... Non so esattamente la Capitale quanti ne abbia in funzione. Vediamo però tutti i risultati! Riconosco di essere un perfetto incompetente in materia di rifiuti, ma poiché mi occupo da alcuni decenni di mobilità e sicurezza sulle strade, mi domando: quante saranno le tonnellate giornaliere di “rusco” prodotte dai cittadini di Ravenna? E soprattutto come verranno traportate a Forlì? Via mare no perché il mare c’è a Ravenna e purtroppo non a Forlì, per via aerea no perché l’aeroporto lo abbiamo a Forlì (anche se ancora fermo) ma non a Ravenna, via ferrovia non credo perché la triangolazione Ravenna - Faenza - Forlì sarebbe abbastanza complicata. Rimane il trasporto per strada. Via autostrada? E45? O col percorso della sfruttatissima e rischiosa SS67 ancora interrotta e sempre in attesa delle modifiche migliorative del percorso o di alternative? Quanti camion in più ci troveremo sulle strade del comprensorio ravennate –forlivese? Con quali rischi e quanto inquinamento (ancora!) in più? Ecco, se qualche politico o tecnico mi potesse fornire una risposta sarei grato. Ah dimenticavo, Forlì nel frattempo con il nuovo sistema Alea ha molto elevato la percentuale della raccolta differenziata, leggo oltre il 70%, ma lo supereremo, con non pochi disagi per gli obblighi di esposizione a giorni fissi piova, nevichi o tiri vento (penso agli anziani) e come premio per questo maggiore e serio impegno (tipico dei forlivesi) più fumi da respirare per tutti, bambini compresi, perché così è stato deciso. Da chi? Perché?
Giordano