"Attesa logorante e segregati in casa per il tampone"
Sono 12 ore che aspettiamo il tampone a un ragazzo 22enne. I nostri rispettivi datori di lavoro ci invitano in via preventiva a rimanere a casa. Dopo il lockdown, dopo la cassa integrazione in deroga non ancora arrivata, dicono che non siamo più in emergenza piena e i reparti Covid sono chiusi in ospedale. E noi stiamo ancora aspettando. Intanto le ore passano noi siamo segregati in casa ad aspettare con ansia paura. È normale?