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MotoGp al via in Qatar, dominio Yamaha nella FP1. Lorenzo 1°, Rossi 3°

Dominio Yamaha nel primo turno di prove libere del Gran Premio del Qatar, round d'apertura del mondiale MotoGp. In appena 71 millesimi sono racchiuse le tre M1 di Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow e Valentino Rossi

Dominio Yamaha nel primo turno di prove libere del Gran Premio del Qatar, round d'apertura del mondiale MotoGp. In appena 71 millesimi sono racchiuse le tre M1 di Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow e Valentino Rossi. Il campione del mondo ha girato in 1'56"685, precedendo di 58 millesimi la Yamaha del team Tech dell'inglese ex Superbike. Rossi, a lungo in testa alla sessione, è stato velocissimo sul passo, venendo scavalcato solo sul finale di sessione.

YAMAHA OK - "E' importante aver fin da subito tre Yamaha davanti a tutti - ha esordito Lorenzo -. Significa che siamo competitivi anche con la Yamaha 2013. Tuttavia gli altri si rifaranno sotto". "E' solo il primo turno, ma ho il passo di Jorge - ha esordito Rossi -. Sono contento, le modifiche che abbiamo fatto hanno risposto bene. Riesco a guidare bene la moto. Rispetto a Jerez è un passo avanti. Ho un setting che mi piace di più. Ora lavoreremo in funzione della gara, concentrandoci sulle mappature. Ce la possiamo giocare".

HONDA INDIETRO - Indietro le Honda, con Marc Marquez (+0.591) più veloce del compagno di squadra Dani Pedrosa, appena ottavo a 1.064. "Abbiamo iniziato bene - ha esordito il campione uscente di Moto2 -. Dobbiamo lavorare ancora tanto. Il grip non è ancora al top in inserimento curva". "Ho avuto un problema all'anteriore che non mi permetteva di curvare", ha spiegato Pedrosa.

DOVIZIOSO LEADER DUCATI - Confortante invece la prestazione di Andrea Dovizioso con la Ducati: il pilota di Forlì ha portato la rossa di Borgo Panigale al quinto posto a 853 millesimi, ottenuto a differenza di chi l'ha preceduto con gomme a mescola dura. La crescita del talento romagnolo è stata costante, migliorando la messa a punto della GP13 con prove di ciclistica ed elettronica. "La mia caratteristica di guida permette di usare la dura - ha spiegato Dovizioso -. Ho fatto tre giri simili e potevo esser più veloce. C'è da lavorare, ma siamo partiti bene C'è possibilità di migliorare. Ora abbiamo due turni davanti per lavorare sul passo".

Dovizioso è stato l'unico a far la differenza con la Ducati. Il compagno di squadra Nicky Hayden ha chiuso al decimo posto con un gap di 1.241 da Lorenzo, preceduto dalle Honda di Alvaro Bautista (team Gresini), Stefan Bradl (LCR) e Pedrosa e dalla sorprendente ART di Aleix Espargaro (team Aspar). Più staccate le Ducati private del team Pramac di Andrea Iannone e Ben Spies, in dodicesima e tredicesima posizione.

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