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Un forlivese in Cile per la TransAndes Challenge: "Il potere dello sport è stupendo"

"I percorsi sono stati molto impegnativi sia dal punto di vista fisico sia da quello tecnico, con salite impossibili e discese da enduro", racconta Busni

C'era anche il forlivese Massimiliano Busni tra gli oltre 400 partenti, rappresentanti di ben trenta nazioni, alla decima edizione della TransAndes Challenge, la gara a tappe cilena che ogni anno cresce sempre più d’importanza anche a livello internazionale. La competizione (cinque tappe, 300 chilometri e 10.500 metri di dislivello) si è conclusa il 21 gennaio e Busni era tra gli otto italiani iscritti. "I percorsi sono stati molto impegnativi sia dal punto di vista fisico sia da quello tecnico, con salite impossibili e discese da enduro", racconta Busni.

Il forlivese, che ha gareggiato alla 180 BMP, alla sua prima esperienza di gara a tappe, ha chiuso in 114esima posizione assoluta su oltre 400 atleti e 24esima nella categoria "Single 40-49 Man" su 80. "Personalmente mi ritengo veramente molto fortunato di avere avuto la possibilità di vivere questa magnifica esperienza - spiega -. Il dormire in tenda, conoscere persone che condividono la tua stessa passione che sono lì per vivere anche il tuo stesso sogno, è meraviglioso".

"Pur parlando lingue diverse li sembrava che tutti parlavamo la stessa lingua, la lingua dello sport della passione, il potere dello sport e il senso di unione che da è stupendo - prosegue -. Posso dire di avere vissuto emozioni indimenticabili che rimarranno indelebili nella mia memoria e nel mio cuore per tutta la vita. Il mio prossimo obbiettivo, meglio chiamarlo sogno, sarà quello di partecipare ad un'altra gara a tappe la Cape Epic in Sud Africa, spero di averne la possibilità". 

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